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Salmonella nell'Adige: «Analisi confermano l’assenza nell’acqua potabile»

Lo afferma Acquevenete, il gestore del servizio idrico integrato per 108 Comuni delle province di Padova, Rovigo, Vicenza, Verona e Venezia, con un comunicato pubblicato sul proprio sito

Gli esiti delle analisi effettuate da acquevenete confermano: nessun rischio per l’acqua potabile in relazione al ritrovamento nel fiume Adige del batterio salmonella.

È la nota diffusa da Acquevenete, il gestore del servizio idrico integrato per 108 Comuni delle province di Padova, Rovigo, Vicenza, Verona e Venezia, al termine dei controlli eseguiti. 

Sono stati ultimati oggi, trascorsi i giorni necessari per il periodo di incubazione previsti dal metodo di prova, i controlli sui campioni prelevati lo scorso venerdì 30 agosto presso le sei centrali di acquevenete che attingono dal fiume Adige: Anguillara Veneta, Piacenza d’Adige, Vescovana, Cavarzere, Boara Polesine e Badia Polesine.

Nell’acqua grezza sono state individuate alcune positività, in due casi, nei campioni di acqua prelevati all’ingresso nell’impianto presso le centrali di Piacenza d’Adige e Anguillara Veneta.

Nessuna presenza di salmonella è stata riscontrata invece nell’acqua potabile: anche quando il batterio è presente in entrata, l’acqua che esce dalle centrali ne risulta sempre priva.

La sicurezza dell’acqua erogata è data dal fatto che tutte le sei centrali di potabilizzazione di acquevenete che attingono dal fiume Adige sono dotate di un sistema di trattamento dell’acqua con disinfezione, che ha piena efficacia per l’abbattimento del batterio. Anche in passato è già accaduto che si riscontrasse salmonella nelle acque dell’Adige, ma nell’acqua potabile erogata questa è risultata sempre assente.

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