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Morte di Cristina Frattini, Agec si difende: "Nessuna problematica riscontrata"

Secondo Agec non vi sarebbe stata alcuna problematica segnalata relativamente alla casa popolare della donna ritrovata morta a distanza di oltre un anno dal decesso: "L’emotività può aver determinato alcuni condomini a dichiarare di aver più volte sollecitato l’azienda"

Si è riunito oggi il C.d.a. di Agec, presieduto dal Vice Presidente Maurizio Ascione Ciccarelli, con la presenza dei Consiglieri Anita Viviani e Luigi Contolini e degli Assessori Edi Maria Neri e Daniele Polato. Durante l’incontro è stata affrontata la questione della signora Cristina Frattini, deceduta in un alloggio Agec di via Tunisi 1, e sono state analizzate dettagliatamente tutte le attività svolte da Agec in merito alla vicenda.

«Pur consapevoli dell’emotività che può aver determinato alcuni condomini a dichiarare di aver più volte sollecitato l’azienda ad intervenire, - si legge in una nota dell'azienda partecipata - è stato verificato che Agec ha ricevuto due segnalazioni, a cui si è dato seguito ad altrettanti interventi in data 19 giugno 2017 e 11 settembre 2017; in entrambi i casi non sono state riscontrate le problematiche evidenziate dai condomini, rendendo di fatto non necessario il coinvolgimento delle forze dell’ordine».

«Va altrettanto segnalato che in data 10 aprile 2018 si è riunita l’Assemblea dei condomini che ha discusso delle tematiche più varie, - prosegue la nota di Agec - inerenti la gestione delle parti comuni e della convivenza all’interno dello stabile condominiale, ma non si è in alcun modo trattato della signora Frattini né dell’eventualità che la stessa fosse deceduta. Inoltre, va evidenziato che dal gennaio 2017 (data di presunto decesso della signora Frattini) ad oggi, sono stati svolti 202 accessi per interventi di manutenzione ordinaria e straordinaria da parte dell’azienda al condominio di via Tunisi, senza che fosse stata rilevata alcuna anomalia né che, in dette circostanze, i condomini avessero sollevato, ai tecnici intervenuti, problematiche relative all’abitazione signora».

Il Consiglio di Amministrazione ha infine incaricato la direzione Aziendale di esprimere il proprio cordoglio ai parenti e ad organizzare, a proprie spese, i funerali istituzionali per dare una degna sepoltura signora, nonché a definire con la più ampia disponibilità ogni pendenza. Varie proposte sono emerse al fine di creare un sistema di controllo e monitoraggio, coinvolgendo anche le altre aziende partecipate, al fine di evitare, per il futuro, che episodi analoghi possano accadere.

«Alla formalità è necessario affiancare sostanza – sottolinea l’assessore alle Aziende partecipate Daniele Polato –. Attraverso una rete di controllo che utilizzi tutti gli indicatori possibili e il personale dell’azienda, devono essere portate avanti iniziative in grado di impedire per il futuro il ripetersi di simili eventi. Da parte dell’Amministrazione comunale è stata evidenziata la necessità di portare avanti progetti sociali e tecnici che consentano ad Agec e al Comune il monitoraggio preciso di tutte le situazioni abitative incerte». 

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