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Venerdì, 19 Aprile 2024
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Guasto tecnico e carenza di reagenti creano ritardi negli esami dei tamponi

I ritardi nella refertazione riguardano tutte le Ulss del Veneto e sono legati anche al maggior numero di test che vengono effettuati ogni giorno

Negli ultimi giorni si sta registrando in tutte le Ulss del Veneto un ritardo nella refertazione dei tamponi Covid-19. Ritardo che è legato principalmente a tre fattori, spiegati da Azienda Zero: il maggior numero di tamponi effettuati, la carenza di reagenti e il guasto tecnico alle apparecchiature dell'azienda ospedaliera di Padova.

Proprio il direttore dell'azienda ospedaliera padovana Luciano Flor ha dichiarato: «Le due macchine che dal 25 febbraio stanno lavorando incessantemente 24 ore su 24 per processare una media di circa 5mila tamponi al giorno funzionano da qualche giorno a scarto ridotto, a causa di un guasto tecnico di due apparecchiature che dovrebbe essere risolto entro giovedì. Per la prossima settimana è previsto l'arrivo di due macchine nuove, ordinate a marzo e attese da fine aprile, che consentiranno di mettere a regime il sistema, portando a 8mila al giorno il numero di tamponi processati».

Alla rottura delle macchine di Padova si è associato un aumento dei tamponi che vengono fatti alla popolazione, come conseguenza del progressivo potenziamento della sorveglianza previsto dalla Regione Veneto. Complessivamente, nelle Ulss del Veneto i tamponi fatti quotidianamente sono passati in pochi giorni da 8mila a 11mila, con punte anche di 13mila. Ad esempio, nella settimana dal 6 al 12 aprile, il numero dei tamponi esaminati complessivamente è stato di 7.798, mentre nella settimana dal 4 al 10 maggio i tamponi sono stati 11.045.

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