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Ex Tiberghien, riqualificazione entra nel vivo. Segala: «Non solo rotonde e parcheggi»

Avanza l'iter burocratico del piano approvato con la Variante 23. L'assessore uscente è soddisfatta, ma per Bertucco «il sistema di rotonde ideato sarà insufficiente a sostenere il traffico generato dai nuovi grandi attrattori»

Il Pua (Piano urbanistico attuativo) dell'ex Tiberghien «entra nel vivo». Ad annunciarlo ieri, 10 maggio, è stata l'assessore all'urbanistica del Comune di Verona Ilaria Segala, contenta per il via all'iter burocratico ad una parte dell'intervento che riqualificherà l'ex lanificio. Prima di arrivare ai lavori, infatti, servono ancora i pareri della Soprintendenza e della Regione. Poi, dopo le elezioni, anche la rinnovata circoscrizione avrà voce in capitolo. Intanto, «abbiamo già anche ascoltato la voce di Fiab per la rete ciclabile, recependo le loro osservazioni», ha spiegato Segala.

Il Pua sull'ex Tiberghien che si è messo in moto è quello inserito nella Variante 23, ideata durante la seconda amministrazione di Flavio Tosi e modificata ed approvata dall'attuale amministrazione uscente. Modifiche per per l'ex Tiberghien hanno comportato «una fortissima riduzione» della metratura concessa a nuove attività commerciali. Attività il cui insediamento sarà possibile solo con la realizzazione di parcheggi e di nuove rotatorie in Via Unità d'Italia e Via Tiberghien, ma anche di uno spazio aperto attrazzato per lo sport e il tempo libero. Inoltre, si dovrà valutare anche il ricollocamento del vicino campo da calcio, oltre ai collegamenti con i percorsi ciclopedonali esistenti.

Dunque, una riqualificazione che «non costruisce solo rotonde e parcheggi», ha commentato Segala, ma che ha ridotto l'area commerciale e che ha introdotto prescrizioni vincolanti. Una riqualificazione che, però, è solo presunta per il consigliere comunale Michele Bertucco, che accusa l'amministrazione uscente di «euforia elettorale». Per Bertucco, infatti, «il sistema di rotonde ideato sarà ampiamente insufficiente a sostenere il traffico generato dai nuovi grandi attrattori che verranno installati nell'area, che sono nell’ordine: un supermercato da 8mila metri quadrati, 2.500 metri quadrati di nuovo abitativo e 9.600 metri quadrati di terziario-direzionale. Giocoforza, il traffico in eccesso verrà smaltito dai quartieri di San Michele e di Borgo Trieste. La riqualificazione, inoltre, non prevede verde fruibile e mette i parcheggi in vista sull’asse di Via Unità d’Italia e Viale Venezia. Il contrario di quello che fanno nel resto dell’Europa dove si dà spazio alla vivibilità dei luoghi».

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