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Il dormitorio Camploy si amplierà con appartamenti di housing sociale

I 60 posti letto attualmente presenti resteranno tali. Si aggiungeranno sei nuclei in cui saranno accolte temporaneamente persone o famiglie in stato di disagio abitativo, in vista di un reinserimento sociale e lavorativo

Importante novità per l'asilo notturno «Camploy» in via Campofiore, a Verona. La struttura, dall'anno prossimo, oltre al dormitorio ospiterà anche sei nuclei di housing sociale. Piccoli appartamenti in cui saranno accolte persone o famiglie in stato di disagio abitativo, un aiuto temporaneo in vista di un reinserimento sociale e lavorativo. La nuova funzione andrà ad aggiungersi a quella storica del dormitorio, che ospita persone senza fissa dimora o che si trovano in particolari situazioni di disagio e difficoltà.
I 60 posti letto attualmente presenti resteranno tali. A cambiare sarà la struttura nel suo complesso, che sarà oggetto di una riqualificazione totale degli spazi. Ne uscirà un edificio completamente nuovo, moderno, più efficiente e con standard di comfort adeguati alle esigenze degli ospiti.

La giunta comunale ha approvato il progetto definitivo dell'opera, che si avvale di un importante contributo europeo erogato attraverso un specifico programma regionale, circa un milione 348mila euro. A carico dell'amministrazione una parte della progettazione, per circa 55mila euro. L'obiettivo è rispettare il cronoprogramma imposto dalla Comunità Europea, per la quale la nuova struttura deve essere terminata entro la fine del 2021.
Dopo il progetto definitivo appena approvato, inizia ora la fase esecutiva, con la stesura degli elaborati che porteranno alla gara per affidare i lavori. Il dormitorio continuerà comunque a svolgere la propria funzione anche durante in presenza dei cantieri. Tuttavia, solo con il progetto esecutivo si potranno dettagliare i lavori e programmarli mantenendo utilizzabile la struttura e garantendo la sicurezza degli ospiti.

La ristrutturazione sarà completa e riguarderà non solo la parte edilizia ma anche quella degli impianti, con una dotazione di fotovoltaico per rendere l'edificio parzialmente autonomo dal punto di vista energetico. I due piani sopra terra saranno trasformati e divisi in due grandi zone, una per i posti letto e un'altra per l'housing sociale. Anche il seminterrato sarà riqualificato per ricavare spazi a supporto delle attività della struttura. Le barriere architettoniche oggi presenti saranno completamente abbattute e in generale tutti gli spazi saranno caratterizzati da standard di comfort adeguati alle esigenze personali degli ospiti.

Soddisfatto del progetto l'assessore ai lavori pubblici Luca Zanotto, che lo ha illustrato ieri, 4 giugno, nel punto stampa insieme al sindaco Federico Sboarina. «Lo storico dormitorio cambierà volto - ha detto Zanotto - Il progetto approvato dalla giunta prevede infatti un'importante riqualificazione, che tuttavia non ne cambierà la funzione sociale ma anzi andrà a potenziarla. La rimodulazione degli spazi interni permetterà la creazione di sei piccole unità abitative, housing sociale per dare aiuto concreto a chi si trova in particolari difficoltà. I posti letto rimarranno gli stessi, ma migliorati con servizi moderni e più belli. Un restyling completo, di cui beneficerà l'intero quartiere. Ora procediamo veloci con i passaggi successivi per rispettare i tempi previsti dal cronoprogramma europeo».

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