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Mercoledì, 24 Aprile 2024
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Scuola pronta a ripartire tra maggiori costi, assunzioni, mense e trasporti

Nell'anno scolastico zero del post Covid, l'amministrazione comunale di Verona non ha lasciato nulla al caso

Una macchina organizzativa senza precedenti, con investimenti importanti, nuove assunzioni, riorganizzazione di spazi, refezione e trasporto. Senza trascurare l'aspetto pedagogico e senza aumentare le rette. Così l'amministrazione comunale di Verona si è preparata per l'avvio del nuovo anno scolastico il 14 settembre, in cui torneranno sui banchi tutti gli studenti veronesi, tranne i piccolini dei nidi che hanno già ripreso l'attività l'1 settembre.

Il piano di rientro a scuola è stato illustrato dal sindaco Federico Sboarina insieme all'assessore all'istruzione Daniela Maellare. Nell'anno scolastico zero del post Covid, nulla è stato lasciato al caso, con gli uffici comunali che hanno lavorato tutta l'estate per adeguare le scuole ed i servizi alle normative ed ai protocolli sanitari, in sinergia con l'Ufficio scolastico, l'Ulss 9 Scaligera, le aziende municipalizzate e tutte le realtà del mondo scuola. Un impegno dimostrato dai numeri oltre che dalle iniziative intraprese già durante il lockdown per andare incontro alle famiglie con bambini in età scolare.

I NUMERI

Fa capo al Comune le gestione dei nidi e delle materne comunali, a cui si aggiunge il servizio di refezione per le scuole primarie e secondarie. I nidi comunali sono 24, più 9 strutture con posti convenzionati, per circa 1.100 bambini da 0 a 3 anni. Il servizio di refezione scolastica viene effettuato: nelle 29 scuole dell'infanzia comunali (per 1.872 bambini) e nelle 18 statali per 951 bambini; nelle 52 scuole primarie (7.818 bimbi) e nelle 7 secondarie di primo grado (322 ragazzi). Complessivamente, il Comune dispone il servizio mensa per circa 11 mila utenti, tra bambini piccoli e ragazzini fino alle scuole dell'obbligo.

RIMBORSO RETTE E COSTI INVARIATI

Nel marzo scorso, la giunta comunale ha deciso la restituzione delle rette delle mense scolastiche per i mesi di chiusura delle scuole, una restituzione già avvenuta. Inoltre, nei quattro mesi di Covid, i genitori dei bambini dei nidi non hanno pagato la quota mensile che comprende retta e refezione; a queste famiglie è stata anche restituita la quota corrispondente all'iscrizione. Uno sforzo economico per l'amministrazione, che tuttavia ha ritenuto doveroso agire in tal senso vista la difficile situazione causata dall'emergenza sanitaria, un modo per aiutare le famiglie penalizzate dalla chiusura forzata delle scuole. Per quanto riguarda, invece, le rette dell'anno scolastico che sta per cominciare, non ci sarà nessun aumento a carico delle famiglie nonostante l'aumento dei costi dovuti all'applicazione dei protocolli sanitari.

MAGGIORI COSTI

È di 700mila euro la somma già investita dall'amministrazione per dotare le scuole del materiale indispensabile per tutelare la salute di bambini, maestre, educatrici, operatori e per garantire alle famiglie la sicurezza degli spazi scolastici. Dal gel igienizzante alle mascherine, dalle tute monouso ai copriscarpa fino ai prodotti per la sanificazione che, viene costantemente garantita all'interno delle scuole ma anche nei cortili e nei giardini di pertinenza.

NUOVE ASSUNZIONI

L'organico dei nidi e delle materne comunali viene potenziato con un centinaio di nuove assunzioni, necessarie per garantire la massima tutela di bimbi e insegnati, oltre che la perfetta funzionalità dei servizi, a fronte delle nuove misure anti Covid. Nello specifico, sono 12 le nuove maestre assunte a tempo indeterminato che presteranno servizio nella materne comunali; solo poche unità vanno a riempire posti scoperti in organico, la maggior parte è personale che si ritiene indispensabile nella nuova riorganizzazione scolastica. A supporto delle materne, sono chiamate anche 29 maestre supplenti annuali. Ai nidi arrivano invece 68 nuove educatrici, un numero maggiore in virtù delle esigenze dei piccoli utenti di fascia 0-3 anni.

ORGANIZZAZIONE DEGLI SPAZI

Ciascuna scuola ha già organizzato i propri spazi nel massimo rispetto dei protocolli sanitari e in base alle dimensioni di ogni plesso. Per il Comune il problema dell'acquisto di nuovi banchi monoposto non si pone, visto che sono in dotazione già da molti anni, per una scelta di carattere educativo e didattico ben precisa. I bambini, ai Nidi e alle materne, lavoreranno per piccoli gruppi, con attività anche all'esterno per mantenere sempre il distanziamento sociale.

MENSE

Il pasto può avvenire in due modalità, in mensa o in aula. Nel caso in cui i bambini si rechino in mensa, saranno attivati più turni, (primo turno 12-12.30, secondo 12.45-13.15, terzo 13.30-14), con un intervallo tra uno e l'altro per permettere agli operatori la sanificazione di tutti gli spazi. Nel caso del pasto in classe, i bambini riceveranno il vassoio sul proprio banco, che verrà prima sanificato. Quest'anno il pasto sarà formato da porzioni monouso, i bambini troveranno sul vassoio primo, secondo e contorno secondo menù stagionali che variano ogni cinque settimane. Saranno porzioni monouso anche la razione di pane e la bibita, eliminando quindi i contenitori cumulativi.

TRASPORTO SCOLASTICO

Circa 700 le domande pervenute dalle famiglie per usufruire del trasporto scolastico, che quest'anno verrà potenziato con un maggior numero di pulmini e il doppio delle operatrici in servizio sui mezzi. Ciò per coprire tutto il territorio e rispettare i protocolli, che per spostamenti di oltre 15 minuti prevedono una capienza dimezzata dei pulmini. La presenza di due assistenti sui mezzi è invece necessaria per non creare assembramenti al momento della discesa, quando i piccoli saranno accompagnati da un'operatrice direttamente nelle rispettive classi, mentre l'altra rimarrà sul pulmino con i piccoli non ancora arrivati a destinazione.

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