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Biblioteche di Verona, ripartono i prestiti nei quartieri con alcune novità

La biblioteca ragazzi della Civica propone la «Mistery Bag», una sorta di prestito a scatola chiusa, ma personalizzato

Domani, 18 gennaio, a Verona, i prestiti riprenderanno nelle biblioteche di Golosine, Cadidavid, Quinto, Montorio, San Massimo, Porto San Pancrazio e Ponte Crencano. E nella settimana del 25 gennaio, le porte si spalancheranno anche negli ultimi due punti lettura di Santa Lucia e San Michele. Si prenota al telefono o via mail, si ritira e si riconsegna. La consultazione, su prenotazione, al momento è attiva solo alla Biblioteca Civica nel rispetto delle misure anti-Covid.
Un servizio, quello del sistema bibliotecario cittadino che, nonostante la chiusura al pubblico delle sale per le limitazioni anticontagio, nel 2020 non si è mai fermato. Anzi, ha registrato un incremento del 140% dei prestiti di e-book, passati dai 5mila del 2019 ai 12mila del 2020. E per il 2021 è già pronta una nuova iniziativa dedicata ai lettori più piccoli. La biblioteca ragazzi della Civica propone la «Mistery Bag», una sorta di prestito a scatola chiusa, ma personalizzato. Sulla base dell'età, dei gusti e delle preferenze di ogni bambino o adolescente, i bibliotecari prepareranno una selezione di libri che potrà essere ritirata negli spazi di Via Cappello.
Gli orari delle biblioteche di quartiere saranno, invece, i seguenti: lunedì e mercoledì dalle 14.30 alle 18.30 e martedì, giovedì e venerdì dalle 9 alle 13. Il materiale prenotato sarà disponibile nella sede scelta, l'utente sarà avvisato tramite sms o mail e potrà ritirarlo munito di tessera di iscrizione o documento di identità. La distribuzione dei libri prenotati avverrà all’ingresso delle biblioteche, con obbligo di distanziamento, uso della mascherina e igienizzazione delle mani.

Nel corso dell’anno appena passato, il sistema bibliotecario veronese ha intensificato la comunicazione social e digitale, con lo scopo di continuare a fornire servizi culturali anche durante il lockdown e con le limitazioni degli spostamenti. Sul Catalogo Biblioteche Veronesi sono raddoppiate le iscrizioni per scaricare gli e-book, arrivate a quota 2.040 contro le 1.049 del 2019. Servizio aperto anche ai residenti della provincia e arricchito con due importanti mostre digitali: «Pinocchio. Storia di un burattino attraverso la collezione Fusari» e «Un Rodari a Verona. Omaggio al favoloso Gianni nel Centenario della nascita».
La pagina Facebook della Civica, con oltre 7.000 like, ha offerto "pillole di lettura" quotidiane, dedicate alla narrativa, saggistica, alla letteratura per ragazzi e al progetto Nati per Leggere. Così come visite virtuali agli spazi della Biblioteca Civica. L’iniziativa #bookhunter ha proposto una caccia al libro, alla scoperta dei tesori più preziosi del magazzino Nervi. Il dietro le quinte del lavoro in biblioteca è stato raccontato attravero l’hashtag #livinglibrary.
La pagina Instagram della Civica ha raddoppiato i follower, raggiungendo quota 2.300. E con il percorso #backtotheroots, ha creato uno spazio mensile nel quale recensire e consigliare i libri più famosi da inizio novecento ad oggi.
Il profilo Twitter della Biblioteca Civica ha diffuso ulteriormente tutte le attività programmate sugli altri social.
Le pagine delle biblioteche presenti su Google Business, in corso di autenticazione, hanno permesso di offrire, agli utenti che consultano Google Maps, aggiornamenti in tempo reale sulle variazioni di orari e di servizi offerti.

L'assessore alla cultura di Verona Francesca Briani ha fatto il punto della situazione assieme al nuovo dirigente del sistema bibliotecario Antonello de Berardinis, proveniente dall'Archivio di Stato di Chieti.
«Il sistema bibliotecario offre non solo servizi ma anche una relazione con l'utenza cittadina e l'accesso gratuito alla cultura - ha detto Briani - Per questo, anche se gli spazi erano chiusi, abbiamo potenziato tutta l’attività digitale e social, garantendo i prestiti e sfruttando la tecnologia a nostra disposizione. Occuparsi di cultura, ai tempi del Covid, è di primaria importanza, non solo perché questa non si deve fermare, ma anche perché significa sostenere i lavoratori di comparti che l’emergenza in atto ha fortemente penalizzato. Professionisti che, da quasi un anno, sono in grande difficoltà. Ogni iniziativa, dagli spettacoli in streaming al restauro di una statua, dà lavoro e crea opportunità».
«A Verona - ha aggiunto De Berardinis - c'è un’importante e articolata realtà bibliotecaria, con archivi di pregio e un patrimonio di codici e volumi rari che affiancano il tradizionale servizio di pubblica lettura, diffuso in maniera capillare sul territorio. L’obiettivo sarà quello di massimizzare l’erogazione del servizio, valorizzando le competenze del personale».

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