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Temperature sopra la media, il sindaco Tommasi firma l'ordinanza per il rinvio dell'accensione del riscaldamento

I termosifoni dovranno restare spenti fino al 2 novembre: «Un'ordinanza che sarà revocata qualora le condizioni atmosferiche cambiassero e ci fosse più freddo», ha comunque spiegato l’assessore all’Ambiente Tommaso Ferrari

Termosifoni spenti  fino al 2 novembre 2022. Il sindaco di Verona Damiano Tommasi ha firmato oggi, venerdì 21 ottobre, il posticipo del periodo di accensione del riscaldamento. Ne dà notizia una nota del Comune che specifica come la decisione sia nata a fronte di una situazione meteo che vede il perdurare di temperature superiori alla media anche per la settimana prossima. Il provvedimento, chiarisce quindi Palazzo Barbieri, tiene inoltre in considerazione «l’esigenza di contenere le emissioni di inquinanti atmosferici, tra qui quelle legate all’utilizzo degli impianti termici».

L’accensione dei termosifoni negli edifici privati e pubblici è pertanto rinviata al 2 novembre 2022. Fanno però eccezione «gli ospedali e le strutture sanitarie, le case di riposo, gli ambulatori medici e gli edifici in cui si trovano persone fragili e con disabilità». Esclusi dal provvedimento anche «asili nido e scuole dell’infanzia». In base alle nuove limitazioni invernali antismog è fatto obbligo di mantenere la temperatura massima a 19 gradi in abitazioni e uffici e a 17 gradi all’interno degli edifici industriali e artigianali.

«Un'ordinanza che sarà revocata qualora le condizioni atmosferiche cambiassero e ci fosse più freddo – spiega l’assessore all’Ambiente Tommaso Ferrari -. Un provvedimento che va incontro all'esigenza di contenere il consumo di gas, in linea con la sensibilità dell’Amministrazione sui temi legati alla sostenibilità ambientale. Naturalmente il provvedimento non si applica ai luoghi in cui sono presenti persone fragili, malate o bambini piccoli, per i quali l’attenzione è sempre massima».

Termosifoni spenti anche nelle scuole veronesi

Da segnalare inoltre come anche gli uffici del Servizio edilizia scolastica della Provincia di Verona, dopo aver sentito il presidente Manuel Scalzotto ed aver valutato le previsioni meteorologiche per i prossimi giorni, hanno previsto di «non procedere all'accensione nelle giornate di domani, sabato 22 ottobre, e di lunedì 24 ottobre, del riscaldamento nel patrimonio edilizio provinciale, compresi i 52 edifici scolastici di competenza del Palazzo Scaligero». Lo annuncia in questo caso una nota proprio della Provincia di Verona che poi ricorda che «il decreto ministeriale 383 del 6 ottobre prevede, per la zona climatica in cui ricade anche il territorio veronese, la possibilità di accendere gli impianti termici alimentati a gas naturale dal 22 ottobre al 7 aprile (nel 2021/22 era dal 15 ottobre al 14 aprile)».

La stessa nota della Provincia chiarisce inoltre che la decisione «si basa sia sulle temperature previste e registrate, sia sulla crisi energetica in atto». Infine viene sottolineato che nel caso in cui le previsioni, già dall'inizio della prossima settimana, dovessero indicare dei significativi cambiamenti delle condizioni meteorologiche, la Provincia potrà, da remoto, «accendere tutti gli impianti in 24/48 ore, impostando la temperatura massima prevista dalla normativa pari a 19 gradi».

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