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Rientrata l'allerta smog a Verona, da venerdì tornano in strada le Euro 4

Per due giorni consecutivi, la centralina situata al Giarol Grande ha rilevato una concentrazione media giornaliera di PM10 al di sotto del valore limite di 50 microgrammi per metro cubo

Da venerdì, 18 gennaio, le auto private diesel Euro 4 potranno tornare a circolare nel territorio comunale di Verona. Arpav ha confermato il rientro dal livello di allerta arancio della qualità dell’aria, che ne vietava la circolazione, secondo quanto previsto dall’Accordo di Bacino Padano.

Per due giorni consecutivi, lunedì 14 e martedì 15, la centralina situata al Giarol Grande ha rilevato una concentrazione media giornaliera di PM10 al di sotto del valore limite di 50 microgrammi per metro cubo. Lunedì, i valori rilevati dalla centralina erano pari a 35 microgrammi/mc, martedì a 24 microgrammi/mc e mercoledì a 61 microgrammi/mc.

Rimangono, comunque, efficaci le misure previste dal livello verde per il contenimento delle emissioni inquinanti. Divieto di circolazione, dal lunedì al venerdì, dalle 8.30 alle 18.30, per i veicoli benzina Euro 0 ed Euro 1 e per i veicoli diesel Euro 0, Euro 1, Euro 2 ed Euro 3. Confermate anche tutte le deroghe già in vigore. Rimane, poi, il divieto di utilizzare generatori di calore con una classe di prestazione emissiva inferiore alla classe 2 stelle e l’obbligo di utilizzare, nei generatori di calore, pellet certificato conforme alla classe A1.

I numeri elaborati dalla centrale operativa del settore Viabilità confermano un calo generalizzato della circolazione dei mezzi durante le ore di blocco del traffico, tranne che in viale del Lavoro. L'analisi ha confrontato i transiti di due giorni omogenei, mercoledì 9 gennaio, senza blocco e mercoledì 16 gennaio con il blocco Euro 4 (complessivamente 17mila auto nel Comune di Verona, secondo i dati Aci).
In particolare, il confronto evidenzia un aumento dei transiti a ridosso del blocco, cioè alle 7 e alle 19. La mattina aumentano i veicoli negli accessi verso la città, tranne in via Mameli che riscontra un lieve calo di 10 transiti. Al contrario, sempre alle 7, in viale del Lavoro sono stati riscontrati 108 transiti in più, 68 in più in via Tombetta, 69 in viale Galliano e 20 in via Torbido. Durante il blocco, invece, si nota una minor circolazione dei mezzi: alle 11, in via Mameli 100 transiti in meno e a mezzogiorno in viale Galliano 57 in meno. Alle 13, sono transitati 92 mezzi in meno in viale Piave e 16 in meno in via Tombetta. Il traffico è tornato a muoversi dopo lo scadere del blocco, dalle 19, con un netto aumento in viale Piave con 229 veicoli in più, in via Torbido 135 in più, in via Tombetta 67 e in via Mameli 32.

«Nel 2018 - ha detto l'assessore all'ambiente Ilaria Segala - eravamo l'unica città del Veneto che non aveva bloccato gli Euro 4, rimanendo sempre al di sotto dei limiti. Purtroppo le condizioni atmosferiche, che hanno interessato tutta la pianura padana, ci hanno costretto a bloccarli in questo inizio anno. I dati Arpav comunque ci confortano: se si bloccano i mezzi in un'area vasta, la qualità dell’aria migliora».

La viabilità cittadina - ha aggiunto l'assessore al traffico Luca Zanotto - va governata per renderla più efficiente e scorrevole. Questo non solo migliora la qualità della vita, ma serve per ridurre anche le emissioni inquinanti. Stiamo, infatti, investendo nel Pums, per conoscere gli spostamenti dei veronesi. Il Pums egli altri interventi strutturali avranno impatto positivo sulla qualità dell’aria nel lungo periodo.

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