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Salute, veronesi aperti al digitale. Si informano in rete e si fidano delle app

L'osservatorio della compagnia di assicurazioni Reale Mutua ha svolto una ricerca sulla propensione degli abitanti di Verona all'utilizzo della rete e della tecnologia in campo sanitario

Negli ultimi 12 mesi, più di due veronesi su tre (67%) hanno cercato sul web informazioni sulla propria salute o quella di un familiare. È il dato che emerge dall'ultima ricerca sul welfare dell'osservatorio della compagnia di assicurazioni Reale Mutua. L'indagine è stata condotta dall'istituto di ricerca Nextplora su un campione rappresentativo della popolazione e mostra la propensione degli abitanti di Verona all'utilizzo della rete e della tecnologia in campo sanitario.

Secondo il report, i veronesi si rivolgono al web in primo luogo per cercare informazioni e consigli di autodiagnosi e per capire come affrontare una determinata patologia (68%), ma anche per ottenere indicazioni sull'utilizzo di farmaci (32%), sull'impiego di integratori alimentari nella propria dieta (24%) e sulle misure da adottare per prevenire l'insorgere di determinate problematiche (24%). Un veronese su quattro (24%), inoltre, pensa addirittura che, in futuro, blog, forum e siti Internet, spesso a cura di professionisti, potranno arrivare a sostituire in buona parte la figura del medico più tradizionale.

Il discorso non si limita però all'utilizzo dei motori di ricerca. Gli abitanti di Verona vedono infatti di buon occhio la sanità digitale e i vantaggi che può apportare. Tra i servizi ritenuti più utili, la possibilità di prenotare esami e visite specialistiche online (60%). Seguono la possibilità di comunicare con i medici (42%) e di consultare referti medici e altri documenti clinici direttamente dal proprio pc o smartphone (40%). Un'attenzione particolare viene riposta anche sulla telemedicina (35%), considerata un valido supporto soprattutto in caso di familiari non autosufficienti.

L'indagine ha sondato anche il mondo delle app e di quei dispositivi "wearable", ovvero indossabili (bracciali o orologi) che permettono di monitorare il proprio stato di salute. A riguardo, gli abitanti di Verona si dimostrano, ancora una volta, piuttosto aperti all'innovazione: il 45%, infatti, li considera un valido alleato del proprio benessere e si dice propenso ad utilizzarli. Di questi, il 45% li utilizzerebbe per monitorare i parametri vitali e fisici, anche a scopo preventivo, il 38% per supportare lo svolgimento di un'attività fisica corretta, contrastando la sedentarietà e un ulteriore 16% come promemoria per l'assunzione di farmaci. Il 55% dei veronesi, tuttavia, si dice ancora piuttosto diffidente a riguardo. Il 33% li considera una spesa non necessaria, il 20% dichiara di non avere la costanza necessaria per utilizzarli in modo corretto, mentre il 17% non li ritiene affidabili, preferendo rivolgersi direttamente a un medico.

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