Ripartenza prudente a Verona, alcune saracinesche ancora abbassate
Non tutti hanno approfittato fin dal primo giorno della riapertura ed anche i clienti non sono stati tanti tra piazza Bra e piazza Erbe
Dopo giorni anche di protesta per non aver concesso loro la possibilità di aprire lo scorso 4 maggio, alcune attività economiche sono ripartite oggi. Bar, ristoranti, negozi, stabilimenti balneari ed altro ancora sono tornati aperti al pubblico, solo che forse il pubblico non è ancora pronto. L'entusiasmo di coloro che finalmente potevano tornare a lavorare non si è sempre rispecchiato in quello dei clienti.
Non tutti coloro che potevano riaprire hanno riaperto, un po' per prudenza e un po' perché non ancora pronti ad offrire un servizio in regola con le nuove disposizioni per la sicurezza, dato che il coronavirus che aveva costretto alla chiusura nei mesi scorsi è sempre in circolazione. Comunque, qualcuno è ripartito ed ha potuto servire i primi clienti. Clienti non accorsi in gran quantità, perché forse anche loro non sono pronti emotivamente a riprendere le vecchie abitudini dopo settimane di rischio contagio.
E così in piazza Bra non tutte le saracinesche sono state rialzate. «Il problema - ha detto ad Ansa Paolo Garnero, edicolante della piazza che ha continuato a lavorare anche durante il lockdown - è che mancano i turisti e l'attività principale di bar e ristoranti sul Liston in estate si basa sul turismo». In piazza Erbe, invece, si è visto un maggiore afflusso, anche se «la gente non gira - ha spiegato sempre ad Ansa Nazario, un ambulante che gestisce anche un piccolo bar - C'è ancora giustamente molta preoccupazione».
(Adigeo il 18 maggio 2020)
Dal centro città al centro commerciale Adigeo la situazione cambia poco. Anche all'interno della struttura di Verona Sud non tutte le attività hanno riaperto e l'affluenza non è stata grandissima. Discreti, però, gli incassi di alcuni esercenti.