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Superbeton, la Provincia sospende le attività. Bertucco: «Una vittoria»

L'azienda di via del Vegron a Montorio è stata per anni al centro di proteste per i rumori e gli odori che produceva e che rovinavano la vita agli abitanti del quartiere

La ditta Superbeton è tenuta a sospendere sia il conferimento di rifiuti in impianto che il trattamento dei rifiuti già introitati. Sono consentite esclusivamente operazioni di allontanamento dei materiali e dei rifiuti già trattati e, qualora necessarie, la messa in sicurezza dei cumuli già presenti in impianto ai fini della tutela dell'ambiente. La ditta dovrà provvedere all'allontanamento verso idonei siti di recupero o smaltimento di tutto il materiale presente in loco, secondo le disposizioni che il Comune di Verona intenderà impartire.

Sono questi gli obblighi che la Superbeton, azienda con sede a Montorio, in via del Vegron, dovrà rispettare. Ad impartirli è stata la Provincia di Verona, attraverso un documento datato 31 gennaio 2020. Con questo documento, la Provincia revoca alla Superbeton l'autorizzazione a svolgere la sua attività, vale a dire produrre conglomerati bituminosi tramite il recupero di rifiuti inerti non pericolosi. «Salvo ricorsi, si tratta della parola finale su una battaglia condotta in prima persona dai cittadini di Montorio aderenti al comitato e dalle associazioni ambientaliste come Legambiente che per primi avevano denunciato e dimostrato l'incompatibilità di una simile attività con il contesto del vicino abitato di Montorio», ha commentato il consigliere comunale di Verona e Sinistra in Comune Michele Bertucco.

La revoca della Provincia di Verona contiene la ricostruzione di una vicenda cominciata con la contestata autorizzazione, rilasciata nel 2017 e valida fino al 2022. «I problemi di inquinamento atmosferico, acustico e olfattivo avevano fatto scattare da subito una serie di diffide - racconta Bertucco, il quale è sempre stato al fianco dei comitati che si battevano contro la Superbeton - Alla prima, datata 1 marzo 2018, ne erano seguite altre nei mesi e negli anni successivi. La proprietà aveva presentato un piano di contenimento delle emissioni che di fatto non è mai stato attuato».
Tra le motivazioni della revoca, infatti, si legge «reiterata inosservanza alle diffide impartite» e «contraddittorietà nelle comunicazioni». Secondo la Provincia di Verona, infatti, la Superbeton «a tutt'oggi non ha ancora compiutamente realizzato tutte le opere e gli interventi mitigativi» e «a tutt'oggi pervengono dal Comune di Verona segnalazioni di disagio della popolazione per odori e rumori prodotti dall'impianto della ditta».
Segnalazioni che il Comitato Ambiente Montorio non ha mai smesso di raccogliere, correndo anche un rischio non da poco. L'azienda chiese, infatti, ai responsabili del comitato un risarcimento danni per un milione di euro. Richiesta che finì con una vittoria del comitato, mentre l'azienda fu prima sequestrata e poi dissequestrata.

E dopo la vittoria sulla richiesta di risarcimento, arriva ora questa nuova vittoria del Comitato Ambiente Montorio e di tutti quei cittadini e quelle associazioni che con lui hanno combattuto in questi anni. «Chiederò una commissione consiliare per fare il punto sul ripristino del sito», ha concluso Bertucco, anche lui soddisfatto per la decisione presa dalla Provincia.

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