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Bus in ritardo e sovraffollati, studenti contro Atv: «Servizio inefficiente»

Enrico Todesco della Rete degli Studenti Medi di Verona: «Problemi che si ripetono ogni anno. Necessitiamo di un trasporto pubblico capillare»

Con l'inizio della scuola, lunedì 12 settembre, è scattato l'orario invernale degli autobus di Atv. E in queste prime due settimane, il servizio non è stato definito impeccabile dai suoi utenti. Sono soprattutto gli studenti ed i loro genitori a lamentarsi perché le corse utilizzate nei tragitti tra casa e scuola non sempre sono in orario e spesso sono sovraffolate. È infatti capitato che alcuni autobus non potessero far salire passeggeri perché troppo pieni. Studenti con il biglietto o con l'abbonamento ad Atv sono dunque rimasti a piedi e non sono potuti arrivare a scuola in orario.

Atv aveva assicurato che avrebbe aggiustato il proprio servizio in base alle esigenze dei viaggiatori e intanto ragiona con i presidi proponendo tra le possibili soluzioni l'ingresso scaglionato nelle scuole. «Anche l'anno scorso e l'anno prima con orari scaglionati ed un servizio potenziato avevamo gli stessi identici problemi - ha commentato Enrico Todesco, della Rete degli Studenti Medi di Verona - Questi problemi non sono una novità ma una questione che si ripete annualmente. Per di più quest'anno sono venute a mancare le corse che erano state aggiunte in soccorso durante l'emergenza sanitaria, e ciò non permette a noi studenti, in modo ancora più sistematico degli altri anni, di raggiungere le mura scolastiche».

Tedesco ha evidenziato quelle che a suo avviso sono le linee più critiche: 162, 163, 165, 410 e 103. E i problemi maggiori li vivono gli studenti che devono raggiungere Verona dal resto della provincia e in particolare da Bussolengo e dalla Valpolicella. «I disagi sono accompagnati da abbonamenti risultanti poco economici e anche sui bonus governativi non sono mancate lamentele e problematiche a causa dei pochi sportelli aperti che non hanno a tutti di fare richiesta del bonus - aggiunge la Rete degli Studenti Medi di Verona - Diritto allo studio e ritardo sistematico nell'entrare in aula non sono sinonimi. Necessitiamo di un trasporto pubblico capillare che tenga conto dello status di studente, vedendo quindi molto agevolato o del tutto gratuito l'abbonamento. Le attuali tariffe pregiudicano a molti residenti fuori Verona la possibilità di usufruire del servizio e costringe quindi a ripiegare su altre scuole. Questo non garantisce la libertà di scelta, perciò occorre pensare al trasporto come ad un diritto sociale fondamentale, perché questo non deve esclusivamente permettere il tragitto tra casa e scuola, ma deve garantire la possibilità di essere un efficace mezzo di trasporto che permetta di vivere la comunità e di spostarsi senza l'utilizzo di altri mezzi ancor meno economici e sicuramente più dannosi dal punto di vista ambientale».

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