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Delibere, mozioni e pandemia: cinque anni di consiglio comunale di Verona

Domenica prossima i veronesi voteranno un nuovo consiglio comunale e quello uscente saluta dopo più di 200 sedute, alcune delle quali fatte da remoto a causa dell'emergenza coronavirus

Oltre 200 sedute convocate, con l'approvazione di 349 delibere e 153 mozioni. Sono questi alcuni dei dati che rappresentano l'attività effettuata dal consiglio comunale di Verona negli ultimi cinque anni. Anni non certo trascurabili, almeno dal punto di vista storico, vista la pandemia del 2020. Una pandemia che ha sospeso i lavori dell'aula consiliare scaligera per circa un mese e mezzo. L'operatività del consiglio è poi ripresa via web, una novità assoluta che ha consentito ai rappresentanti dei cittadini di procedere con i lavori a distanza anche durante il lockdown.

Domenica prossima, 12 giugno, i veronesi voteranno per il rinnovo del consiglio comunale. E probabilmente del consiglio formatosi nel 2017 e sciolto in questo 2022 ci si ricorderà soprattutto per le scelte prese durante la pandemia, come le variazioni di bilancio che hanno permesso al Comune di intervenire in favore di una città in totale stato di emergenza.
Ma di delibere importanti, il consiglio comunale uscente ne ha votate tante. E a ricordarle ci hanno pensato oggi, 8 giugno, il sindaco Federico Sboarina, il presidente del consiglio comunale Leonardo Ferrari, il vicepresidente Stefano Vallani e il vicepresidente vicario Paolo Rossi.

Uno dei primi atti importanti presi dal consiglio comunale dell'amministrazione Sboarina è stata la revoca del project financing dell’Arsenale, già nel 2017. Nel 2018 è stato chiuso, con il definitivo via libera, l’esame sulla Variante 23, approvata con sostanziali modifiche al testo originario della precedente amministrazione. Nel 2019 è arrivata l’approvazione del primo Peba, piano per l'eliminazione delle barriere architettoniche. E nello stesso anno è stato approvato il "Fattore Famiglia", primo caso in Italia per una città di medie dimensioni per rimodulare le tariffe a carico delle famiglie in base alla loro reale condizione di bisogno, considerando per esempio la presenza di persone con disabilità o il numero di figli. Nel 2020, nonostante la pandemia, si è giunti alla storica fusione per incorporazione di Agsm e Aim. E sempre nel 2020, a pochi mesi dalla scomparsa, per ricordare l’importante operato sociale dell’assessore Stefano Bertacco, è stata istituita una borsa di studio destinata a giovani veronesi impegnati nell’aiuto ai bisognosi. Il 2021 doveva essere l'anno del rilancio e per questo sono stati approvati due essenziali aumenti di capitale in favore di Veronafiere e dell'aeroporto Catullo. Una scelta volta a sostenere asset fondamentali della città. Infine, quest'anno, è stata approvata la Variante 29 ed è stato dato il via libera alla costituzione di una NewCo a partecipazione diretta del Comune di Verona per trasformare Amia in una società in house.

In cinque anni sono state effettuate complessivamente 209 sedute, per 618 ore di lavori dell’aula. Sono state approvate 349 delibere, di cui 32 di iniziativa consiliare, e 153 mozioni (469 quelle presentate). Infine, approvati 45 ordini del giorno e 476 sono stati accolti.

«Abbiamo attraversato un periodo amministrativo per molti aspetti complesso e mai vissuto prima - ha commentato il sindaco - Nonostante questo, il lavoro fatto dal consiglio è stato costante e essenziale per dare efficacia a soluzioni fondamentali per la vita e il futuro di Verona. Maggioranza e opposizione hanno collaborato, nonostante il dialogo contrapposto. L'avvento del Covid ha complicato l'incarico, ma è stato comunque possibile proseguire i lavori da remoto grazie anche alla professionalità degli uffici che hanno saputo gestire l'organizzazione e le questioni tecniche. Questo consiglio ha saputo portare avanti il dialogo e le decisioni in un momento storico difficile, vivendo situazioni uniche e, si spera, irripetibili. Un bilancio di operatività che posso definire positivo, che ha portato all’approvazione di documenti essenziali per l’avvio di interventi sociali, urbanistici ed economici fondamentali per il futuro della città».
«Non posso che esprimere la mia soddisfazione per un quinquennio che, nonostante le difficoltà, dimostra nei numeri l’importante operatività prodotta - ha aggiunto il presidente del consiglio comunale - Ringrazio tutti gli uffici per il costante impegno dimostrato, anche in occasione dell’importante mole di lavoro effettuata per gli 800 emendamenti presentati sulla Variante 29. Nel 2020 siamo stati fermi solo un mese e mezzo per la pandemia, il tempo necessario per attrezzare gli uffici ad una attività da remoto che, per la prima volta, a consentito al consiglio di lavorare in diretta online. Un sistema sicuro ed utilizzato in gran parte delle aule consiliari d’Italia che ha consentito di esaminare e portare al voto tante e fondamentali delibere attese da tempo dalla città».

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