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Attualità Borgo Trento / Lungadige Giacomo Matteotti

Povertà, in un anno aumentate del 16% le persone che si sono rivolte alla Caritas

La rete scaligera dei Centri di Ascolto ha affrontato principalmente problemi economici, familiari e di salute, ma anche le difficoltà nella ricerca di occupazione

La stima, aggiornata al 2021, è che in Italia ci siano quasi sei milioni di poveri assoluti. Di questi, 984mila vivono nel Nordest circa un milione e mezzo sono bambini. È questo uno dei dati più allarmanti emersi dal 21esimo rapporto su povertà ed esclusione sociale elaborato dalla Caritas Italiana. Il testo, intitolato "L'anello debole" prende in esame le statistiche ufficiali sulla povertà di Istat e i dati di fonte Caritas, provenienti dai circa 2.800 Centri di Ascolto su tutto il territorio nazionale, di cui 36 appartenenti alla rete della Caritas veronese.

Il documento ha messo in luce che in Italia non esisterebbe una sola povertà. E le diverse povertà sono state acuite dai disastrosi effetti della pandemia e dalle ripercussioni della guerra in Ucraina. Povertà che in molte forme colpiscono soprattutto i giovani, che spesso ereditano la povertà dei genitori (ed è stato calcolato che occorrono almeno cinque generazioni per chi nasce in una famiglia povera per raggiungere un livello medio di reddito). Una povertà materiale ma anche educativa, tanto che solo l’8% dei giovani con genitori senza titolo superiore riesce a ottenere un diploma universitario.

Scarica qui il rapporto della Caritas sulla povertà in Italia con un focus sui dati veronesi

Per contrastare la povertà, nel 2021, i quasi 2.800 Centri di Ascolto della Caritas hanno effettuato più di un milione e mezzo di interventi, dal valore complessivo di poco inferiore ai 15 milioni di euro. In tutta Italia sono state supportate 227.556 persone dalla Caritas, con un aumento del 7,7% rispetto al 2020. Nella diocesi di Verona, le persone aiutate dalla Caritas sono state 2.789, in aumento del 16,8% rispetto all'anno precedente.
Alla Caritas scaligera, l'anno scorso, si sono rivolte per lo più donne (60,3%, dato più alto rispetto al 49,1% nazionale), di mezza età, con bassi titoli di studio (63,9% avevano al massimo la licenza media), non occupati o con paghe molto basse ed in prevalenza di nazionalità straniera. In oltre l'80% dei casi si è trattato di genitori con figli a carico, spesso coniugati e domiciliati in case in affitto.
I problemi principali affrontati dalla Caritas di Verona sono stati la povertà economica, ma anche le difficoltà nel trovare un'occupazione, oltre a quelle familiari e di salute.
Infine, più della metà di coloro che si sono rivolti alla Caritas nel Veronese nel 2021 erano nuovi poveri, mentre è più bassa rispetto alla media nazionale la presenza di assistiti con storie di povertà da più di 5 anni.

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