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Raccolta fondi e firme a Verona: divieto prorogato fino all'Epifania

L'ordinanza è stata firmata dal sindaco Sboarina e per i trasgressori comporta una multa da 25 a 500 euro e la sanzione accessoria della confisca del denaro raccolto

Prorogato fino al 6 gennaio 2019 il divieto di attività di raccolta fondi e di firme da parte di soggetti privi dell’apposito spazio con banchetto ben identificabile.

Secondo quanto comunicato dall'amministrazione comunale, il provvedimento, attivo dall'aprile scorso, avrebbe portato alla riduzione del fenomeno, migliorando sensibilmente la percezione della sicurezza da parte dei cittadini. La raccolta fondi itinerante, infatti, sarebbe effettuata da decine di soggetti che, talvolta con atteggiamenti molesti, la svolgerebbero inseguendo e bloccando i passanti.

Un fenomeno che diventerebbe ancora più frequente in occasione dei grandi eventi, quando la richiesta di soldi ai passanti, "in maniera sistematica e petulante", avviene nelle vie principali del centro storico, davanti agli ingressi degli ospedali e delle case di cura, nei piazzali delle stazioni, nei mercati, alle fermate degli autobus urbani ed extraurbani e nei luoghi di maggiore frequentazione.

Pertanto, al fine di tutelare veronesi e turisti, è stata firmata il 21 agosto dal sindaco Federico Sboarina la proroga all’ordinanza che sanziona, su tutto il territorio comunale, i soggetti che effettuano questa pratica in maniera itinerante.
La violazione all’ordinanza comporta l’applicazione di una sanzione amministrativa pecuniaria da 25 a 500 euro e la sanzione accessoria della confisca del denaro provento della violazione e di eventuali attrezzature impiegate nell’attività.

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