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Venerdì, 26 Aprile 2024
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Studenti e solidarietà: torna la raccolta di beni di prima necessità per i senzatetto

«Ancora una volta, per il quarto anno di seguito, è necessario dare aiuto a chi, per colpa di un sistema iniquo, è costretto a vivere senza un riparo, senza una casa e di ciò di cui ha bisogno per sopravvivere»

«Per portare assistenza a tutte le persone senza una casa nel periodo più freddo dell’anno, mentre la classe dirigente sembra non vedere le fasce più povere della popolazione, la Rete degli studenti medi, UDU- Unione degli universitari di Verona e l'associazione Yanez, in collaborazione con la Ronda della carità e One Bridge to Idomeni, organizzano la raccolta di beni per persone difficoltà».
Sono le stesse associazioni di studenti ad annunciare l'iniziativa che, anche grazie alla disponibilità dell'ANPI e SPI CGIL, permetterà di effettuare le donazioni da lunedì 24 a venerdì 28 gennaio, dalle 15 alle 18. I punti di raccolta fissati sono quelli della sede ANPI di Veronetta, situata al civico 26 di via Cantarane, e quelli dello Spi in Borgo Roma (via Centro 112) e Borgo Venezia (via Betteloni 54). 
Le associazioni studentesche raccoglieranno beni di prima necessità come: coperte, vestiti, biancheria intima pulita, cibo in scatola e secco, pasta, riso, olio, zucchero, farina, prodotti di igiene personale, telefoni usati, powerbank, torce e altro che possa essere utile.

L'iniziativa è nata 4 anni fa e ogni anno, nel mese di gennaio, vede la mobilitazione dei giovani nella raccolta dei beni per chi deve affrontare i mesi più freddi dell'anno.
«Ancora una volta, per il quarto anno di seguito, è necessario dare aiuto a chi, per colpa di un sistema iniquo, è costretto a vivere senza un riparo, senza una casa e di ciò di cui ha bisogno per sopravvivere. Pensiamo a Kofi Boateng, morto di freddo il 28 dicembre di 2 anni fa e tanti altri che rischiano ogni giorno», dichiara Laura Bergamin, la coordinatrice di UDU Verona.
«È essenziale richiedere aiuto alla cittadinanza, perché doni ciò di cui non ha bisogno per riuscire a dare una vita lievemente più decente a chi è stato abbandonato, senza nulla» conclude Camilla Velotta, coordinatrice della Rete degli Studenti Medi Verona.

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