Il Premio Verona Giovani di Apindustria va ad Anna Fiscale, fondatrice di Quid Impresa Sociale
Premiata la "moda etica": «Crediamo nelle nuove possibilità, quelle di persone fragili che attraverso il lavoro costruiscono dignità e autonomia». L’imprenditrice veronese è stata scelta come interprete dello spirito di crescita, sfida e ricerca di nuovi orizzonti. Per lei il riconoscimento assegnato dal Gruppo Giovani di Apindustria Confimi Verona
È Anna Fiscale, presidente e fondatrice di Quid Impresa Sociale, la vincitrice del Premio Verona Giovani 2021. Il prestigioso riconoscimento, assegnato il 25 novembre dal Gruppo Giovani di Apindustria Confimi Verona, ha premiato l’imprenditrice veronese per essersi contraddistinta nel proprio campo professionale, interpretando al meglio lo spirito di crescita, sfida e ricerca di nuovi orizzonti: «È per me un grande onore ricevere questo riconoscimento, che rafforza il nostro progetto in termini di impatto sociale, ambientale ed economico», commenta Anna Fiscale, che ha ricevuto un’opera realizzata dal maestro del ferro Marco Bonamini. «Il Premio Verona Giovani, e le tematiche di sostenibilità sulle quali ha posto l'accento in questo ultimo triennio, rappresenta per questa città il riconoscimento che le risorse, intese tanto come materie prime quanto di talento delle persone, possono essere gestite in maniera responsabile – prosegue l’imprenditrice Anna Fiscale –: una responsabilità imprenditoriale che promuove un'economia innovativa che valorizza le fragilità, trasformandole in opportunità».
Intervista ANNA FISCALE
Sono tante le realtà che stanno camminando in questo senso, rileva: «Sono davvero orgogliosa che Quid sia stata premiata. Più che un premio, - spiega la stessa Anna Fiscale - è la conferma di ciò in cui crediamo. Crediamo nelle nuove possibilità, quelle di persone fragili che attraverso il lavoro costruiscono dignità e autonomia. Crediamo nel lavoro come occasione di riscatto e possibilità di cambiamento. Crediamo nelle seconde possibilità, quelle di tessuti avanzati che diventano creazioni belle e uniche. Crediamo nella bellezza. Nei gesti di chi disegna, cuce, progetta. Crediamo nell’etica, quella di chi ogni giorno ci sceglie e sostiene. Crediamo nel talento e nella forza femminile, nelle diversità che ci rendono unici. Crediamo sia possibile. Un’altra moda, un altro modo».
Laureata in Economia e Management a Verona, con specializzazione in Studi Internazionali alla Bocconi di Milano, ha fondato Quid nel 2013. Da questa impresa sociale ha preso forma il brand di moda etica Progetto Quid, che – da tessuti di fine serie, stock invenduti o eccedenze di prima qualità donate da aziende tessili italiane e noti brand del mondo della moda – realizza collezioni per negozi sia monomarca che multimarca ed e-commerce. Recuperare, creare, costruire: sono i verbi declinati da una realtà made in Italy che conta oggi 138 dipendenti, soprattutto donne (l’83% della forza lavoro) e persone con trascorsi di fragilità, inserite in percorsi di riscatto sociale. Per l’innovativo modello di business, Quid ha conquistato svariati riconoscimenti, tra cui il Green Carpet Responsible Disruption Fashion Award per l’idea di moda collaborativa e circolare. Nel 2020 Il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha nominato Anna Fiscale Cavaliere dell’Ordine al Merito della Repubblica italiana «per lo spirito di iniziativa con cui ha lavorato sulle vulnerabilità e le differenze per trasformarle in valore aggiunto sociale ed economico».
La tredicesima edizione, che si è tenuta aldi Verona, chiude il cerchio di un percorso triennale di analisi e valorizzazione del tema della Sostenibilità. «In questo periodo di tempo siamo riusciti a cogliere le diverse, e tra loro correlate, espressioni e declinazioni di Sostenibilità che passano dalla più evidente green economy ad aspetti economico-finanziari nonché gestionali», evidenzia Michele Ghibellini, presidente del Gruppo Giovani di Apindustria Confimi Verona. «Tuttavia il fulcro attorno al quale ruota tutto l’universo sostenibile è la persona – prosegue –. Siamo fortemente convinti che senza un vero interesse nei confronti dell’essere umano, del suo futuro, delle sue diverse peculiarità e dei suoi valori, non si possa seriamente parlare di Sostenibilità».
L’Impresa Sociale Quid, sottolinea ancora Ghibellini, è la dimostrazione di come sia possibile fare impresa mettendo la persona al centro: «Riuscire a valorizzare ciascun individuo attraverso le sue specificità ed esperienze, per un obiettivo condiviso e comune di sviluppo, è per noi un esempio da seguire. Chiudiamo in questo modo un percorso che ha reso noi giovani imprenditori consapevoli della complessità ed eterogeneità di un argomento che risulta essere l’unica via di business e di crescita possibile per il nostro mondo».
La cerimonia di premiazione è stata preceduta dagli indirizzi di saluto da parte del Sindaco di Verona Federico Sboarina e del Presidente di Apindustria Confimi Verona Renato Della Bella. Filo conduttore dell’evento è stata “L’Impresa Responsabile”, sulla quale con la vincitrice del Premio Verona Giovani 2021 si sono confrontati in un dibattito, moderato dal direttore di Telearena Mario Puliero: Debora Santin, Head of HR Development Diamant DMT; Giuseppina Vellone, psichiatra e psicoterapeuta, fondatrice e responsabile scientifica del progetto Famiglie per la Famiglia; Vania Vigolo, professore associato di Economia e gestione delle imprese del Dipartimento di Economia Aziendale dell’ateneo scaligero; Elisa Sorrentino, fondatrice e Ceo di Moodart School of Fashion Communication; Antonio Lucchini, membro di Direzione dell’Associazione Svizzera di Qualità e di Management (SQS); Lucio Dalla Pozza, cofondatore dello Spinoff Anteo, esperto di strategie di sostenibilità.
Nelle precedenti edizioni il riconoscimento dei giovani imprenditori di Apindustria Confimi è stato attribuito a Marco Pasquotti (2020) direttore finanziario di Gizeta Calze Srl per il bilancio sostenibile; alla Start-up Ono Exponential Farming (2019) per l’attenzione alla sostenibilità declinata a strategia d'impresa; all’azienda Exor International (2018) per l’attenzione all’etica e alla tecnologia; all’Università degli Studi di Verona (2017) per la qualità dell’insegnamento; alla Ronda della carità (2016) per le attività a sostegno dei senza fissa dimora; all’imprenditore Christian Oddono (2014), ambasciatore con la sua impresa alimentare del made in Italy nel mondo. A Luigi Fresco, presidente e allenatore della Virtus Vecomp (2013); all’atleta e fondista paralimpica Francesca Porcellato (2012), al direttore d’orchestra Andrea Battistoni (2011), al regista Gaetano Morbioli (2010); nel 2009 ai ricercatori del laboratorio di ricerca sulle cellule staminali della sezione di Ematologia e Farmacologia del Policlinico di Borgo Roma e nel 2008 a Flavio Tosi, già sindaco di Verona.