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Martedì, 23 Aprile 2024
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Provincia di Verona, contributi a 45 Comuni per sostituire i veicoli inquinanti

Il contributo finanzia dal 50 all’80% della spesa sostenuta, fino a un tetto massimo di 40 mila euro per ciascun mezzo

È stato presentato nella Sala Rossa del Palazzo Scaligero, nella giornata di giovedì 22 luglio, il contributo provinciale assegnato ai Comuni veronesi per la sostituzione dei veicoli inquinanti.
Alla conferenza sono intervenuti il Presidente della Provincia di Verona, Manuel Scalzotto, e il Consigliere con delega all’Ambiente, Sergio Falzi.
In tutto sono 45 le amministrazioni scaligere che hanno presentato domanda per rottamare auto, furgoni e scuolabus con classe compresa tra euro 0 ed euro 4 e sostituirli con veicoli a basse emissioni.

Inizialmente il contributo complessivo previsto dalla Provincia, determinato da una variazione di bilancio votata in Consiglio a maggio, era pari a 500 mila euro. L’alto numero di richieste da parte dei Comuni, arrivate entro la fine del mese scorso agli uffici provinciali, hanno convinto il Presidente Scalzotto a deliberare un aumento del fondo fino a 700 mila euro. Cifra che garantirà la copertura di tutte le istanze accoglibili avanzate dalle amministrazioni locali.

Il contributo finanzia dal 50 all’80% della spesa sostenuta, fino a un tetto massimo di 40 mila euro per ciascun veicolo. La percentuale maggiore sarà destinata, come previsto dall’avviso pubblicato dalla Provincia in primavera, ai quattro comuni che sostituiranno i vecchi pulmini scolastici con nuovi in classe euro 6: San Mauro di Saline, Velo, Bosco Chiesanuova e Arcole.

Punteggi alti anche per le amministrazioni che hanno chiesto di cambiare i mezzi per il trasporto disabili: Palù e San Giovanni Ilarione. Numerose, inoltre, le istanze per vetture alimentate a metano, Gpl e ibride. Alcuni Comuni, infine, hanno optato per il full electric. Tra questi Villa Bartolomea, l’Unione dei Comuni Destra Adige, Zimella e Nogarole Rocca.

«Eravamo certi di un’adesione importante, ma le domande hanno superato le nostre migliori previsioni – ha ricordato il Presidente Scalzotto –. Il numero di richieste pervenute, che corrisponde a quasi la metà delle amministrazioni locali dell’intero territorio provinciale, ci ha spinti a rivedere al rialzo la cifra impegnata per questa misura. Oltre a quello ambientale c’è un altro aspetto positivo non trascurabile prodotto dal rinnovamento del parco auto della pubblica amministrazione: veicoli più moderni corrispondono, nella maggior parte dei casi, a veicoli dotati di sistemi di sicurezza più avanzati. Elemento non trascurabile soprattutto se si tratta di scuolabus e mezzi per il trasporto degli anziani e dei disabili».

«La Provincia coordina il Ttz, il tavolo tecnico zonale sulla qualità dell’aria – ha affermato il Consigliere Falzi –. Per non incorrere in pesanti sanzioni dall’Europa, insieme alla Regione e ai Comuni, diamo seguito ai protocolli per il contenimento delle emissioni inquinanti. Nel Veneto, lo scorso inverno, le amministrazioni veronesi sono state le più virtuose nell’emettere le ordinanze con i limiti. Ma imporre divieti ai cittadini non è accettabile se anche gli enti pubblici non fanno la loro parte. Il contributo che abbiamo presentato oggi va esattamente in questa direzione: lanciare un segnale concreto della sensibilità della Provincia e dei Comuni per le tematiche ambientali».

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