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Caso diamanti, protesta a Verona all'assemblea dei soci del Banco Bpm

Circa una cinquantina di manifestanti hanno partecipato al presidio di Adiconsum e Federconsumatori per chiedere la restituzione dell'intero capitale investito dai risparmiatori "traditi"

Si è tenuto questa mattina, 6 aprile, il presidio organizzato da Adiconsum e Federconsumatori per chiedere la restituzione dell'intero capitale investito dai risparmiatori "traditi" dal caso diamanti. «Doveva essere un investimento sicuro perché faceva leva su un bene rifugio il cui valore non poteva che crescere - si legge sulla locandina della manifestazione - Purtroppo la realtà è stata ben differente».

La protesta di circa una cinquantina di persone è avvenuta all'ingresso del Cattolica Center di via Germania 33 a Verona, dove si svolgeva l'annuale assemblea dei soci del Banco Bpm, chiamata ad approvare il bilancio 2018. Tra i consumatori coinvolti nella vendita dei preziosi ci sono clienti del Banco Bpm ed altri cittadini che si sono fidati dei consigli del loro istituto di credito. «C'è chi ha acquistato i diamanti per garantire la copertura delle future spese universitarie del nipote, chi ha voluto fare un investimento per le figlie e chi ha tentato di mettere in sicurezza la propria liquidazione - fa sapere Adiconsum Verona - Tutti propositi rovinosamente infranti di fronte al reale valore delle pietre».

Finora, le proposte del Banco Bpm sono state di rimborsare la metà dell'investimento iniziare dei risparmiatori; una proposta che gli interessati giudicano non soddisfacente. «È auspicabile che il Banco Bpm si allinei alle buone prassi degli altri istituti coinvolti e che rifonda interamente il capitale investito dai risparmiatori», conclude l'associazione dei consumatori veronesi.

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