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Attualità Borgo Roma / Via Alessandro Fleming

Cuccioli di beagle alla Aptuit di Verona, protesta ai cancelli degli animalisti

Tre militanti dell'associazione Cento per Cento Animalisti hanno affisso uno striscione all'ingresso del centro di sperimentazione di Via Fleming, chiedendo di porre fine alla vivisezione

Al centro sperimentale Aptuit di Verona, stabilimento di proprietà della multinazionale farmaceutica tedesca Evotec, è recentemente arrivato dalla Francia un furgone con 20 cuccioli di cani di razza beagle dell'età di 4 mesi. Una notizia che è giunta alle orecchie dell'associazione Cento per Cento Animalisti che ieri sera, 8 settembre, intorno alle 21.30, hanno organizzato una rapida protesta davanti ai cancelli di Via Fleming.

Convinti che gli animali sarebbero stati utilizzati (e sostanzialmente uccisi) in esperimenti scientifici, i militanti hanno affisso uno striscione all'ingresso della Aptuit. Dopo circa un quarto d'ora, gli addetti della vigilanza hanno chiamato la polizia e gli agenti hanno raggiunto il luogo della contestazione ed hanno identificato i tre animalisti presenti.

Per Cento per Cento Animalisti, i beagle trasportati a Verona sono «povere creature fatte nascere apposta per venir torturate in esperimenti che non hanno nulla di scientifico e non hanno nessuna utilità per gli umani. Ed anche se la avessero sono comunque immorali».
«La Aptuit - ha aggiunto l'associazione animalista - si vanta di essere il centro di sperimentazione più veloce: il che significa le sofferenze più intense per le vittime, che saranno alla fine uccise. La sperimentazione su altri animali non ha nessun valore per gli umani: ogni organismo ha sviluppato risposte diverse agli stimoli, anzi questa falsa ricerca è spesso fuorviante. Questo è risaputo. Dietro la sperimentazione animale c'è solo un giro di affari miliardario e questo è l’unico motivo per cui viene mantenuta».

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