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Venerdì, 19 Aprile 2024
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Prestazioni sanitarie arretrate in Veneto, più della metà sono nel Veronese

Si sono accumulate a causa dell'emergenza Covid. Il segretario Spi Cgil Verona Adriano Filice: «Il tema si trascina da troppi mesi. E chi paga il prezzo più alto di questo ritardo sono le persone più fragili»

I dati ufficializzati lo scorso 3 agosto dalla giunta regionale del Veneto confermano la situazione delle prestazioni sanitarie arretrate nell'Ulss 9. Per quanto riguarda le visite specialistiche, l'azienda socio-sanitaria scaligera ha accumulato, al 30 aprile 2021, un arretrato di 208mila prestazioni specialistiche, pari a circa il 64% delle visite arretrate nell'intera regione.

PRESTAZIONI SANITARIE DA RECUPERARE NELLE SINGOLE ULSS DEL VENETO

Il pregresso veronese è così suddiviso: 28.858 prime visite; 32.964 "successivi accessi" (in genere per gli adempimenti diagnostico-terapeutici necessari) e 146.362 "altre prestazioni", espressione che indica le prestazioni strumentali con i limiti di utilizzo delle tecnologie necessarie.
Va un po' meglio per quanto riguarda i ricoveri: l'Ulss 9 Scaligera ha un arretrato di 1.963 ricoveri ordinari e 1.163 ricoveri in day hospital, a cui bisogna aggiungerne almeno altrettanti da parte dell'Aoui di Verona (1.980 ricoveri ordinari e 1.479 day hospital). Il totale regionale in questo caso è di 31.180 ricoveri ordinari e 19.071 ricoveri in day hospital.
Molto alto anche il numero degli screening oncologici da recuperare: dalla pandemia, l'Ulss scaligera si porta dietro 30.027 screening colorettali, 10.205 mammografie e 9.235 screening cervicali.

«Come sindacato dei pensionati manifestiamo la nostra preoccupazione, il nostro disagio e il nostro grido d’allarme», ha commentato di fronte a questi dati il segretario dello Spi Cgil di Verona Adriano Filice. «Il tema del recupero delle prestazioni sanitarie rinviate si trascina ormai da tanti, troppi mesi - ha aggiunto Filice - Chi paga il prezzo più alto di questo ritardo sono le persone più fragili, le anziane e gli anziani, chi non ha possibilità di accedere al privato. Vogliamo sperare di essere arrivati finalmente ad una svolta e che l'Ulss 9 abbia richiesto ed ottenuto tutte le risorse e il personale necessari per far fronte a questa emergenza nell'emergenza. Auspichiamo inoltre un maggiore coinvolgimento delle parti sociali soprattutto su temi di così vasta urgenza e rilevanza sociale. Un coinvolgimento necessario e indispensabile visto che questi numeri cosi impressionanti coinvolgono una così vasta parte della popolazione e che tutti i soggetti sociali possono contribuire a migliorare questa situazione».

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