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Prenotazione del vaccino anti Covid in farmacia, Federfarma Verona: «Sarà molto semplice»

«Il servizio sarà utile a tutti, ma in particolar modo per i nostri anziani sia in città che nelle zone rurali dove, oltretutto, la farmacia risulta spesso l’unico front office sanitario», ha spiegato Elena Vecchioni

Entrare in farmacia e prenotare gratuitamente in pochi minuti la vaccinazione anti Covid 19 secondo il piano dell’Ulss 9 Scaligera. Il protocollo d'intesa è stato siglato lunedì tra Regione Veneto, Federfarma e Assofarm, per essere poi annunciato dal presidente Luca Zaia nel corso della consuenta conferenza stampa online. Un protoccolo approvato anche dal Ministro della Salute Roberto Speranza e che va incontro a tutti i cittadini che non sanno navigare nella Rete e a tutti coloro che non hanno dimestichezza con la tecnologia digitale, i quali potranno così accedere agevolmente alla più grande campagna di prevenzione sanitaria della storia.

«Siamo contenti di poter offrire il nostro contributo a tutta la popolazione con un occhio di riguardo a quella fragile, nella prenotazione della vaccinazione contro il Covid 19 che in questo momento rappresenta l’unica vera barriera farmacologica alla libera diffusione del contagio – dichiara Matteo Vanzan, segretario di Federfarma Verona e Veneto -. La Regione riconosce il valore della professionalità nonché l’importanza della capillarità sul territorio delle farmacie e un ringraziamento va dunque all’assessore alla Sanità Manuela Lanzarin che avendo fermamente voluto questo accordo darà senz’altro una spinta in avanti alla copertura vaccinale. Il passo successivo, vista la nostra disponibilità e a seguito di una auspicabile approvazione delle linee guida del Governo, potrà essere la scesa in campo dei “farmacisti vaccinatori” che si stanno formando in questi mesi con specifici corsi professionali dedicati alla categoria».

«La farmacia, che aderisce liberamente all’accordo, comunica ai cittadini l’attivazione del servizio in base alle linee guida del piano strategico vaccinale dell’Azienda Sanitaria. Ma il nostro compito non si limiterà alla sola prenotazione – spiega Elena Vecchioni, presidente di Federfarma Verona -. Dal momento che la farmacia, come tutta la comunità scientifica, promuove la campagna vaccinale, faremo anche opera di sensibilizzazione alla cultura della vaccinazione che è una scelta salvavita.
Prenotare sarà molto semplice perché basterà che il cittadino, avente diritto alla vaccinazione nel determinato lasso di tempo, entri in farmacia con la tessera sanitaria e scelga località e orario a lui più favorevoli. Il farmacista accede ad un canale dedicato della piattaforma regionale per ottimizzare le procedure, offrire un servizio rapido ed efficiente e infine consegnare all’utente la stampa della documentazione necessaria con gli estremi dell’appuntamento. Il servizio sarà utile a tutti, ma in particolar modo per i nostri anziani sia in città che nelle zone rurali dove, oltretutto, la farmacia risulta spesso l’unico front office sanitario, aperto tutti i giorni, in vasti territori.
Si tratta di un’ulteriore sfida per le farmacie, dopo quella dei tamponi rapidi che si incrementano costantemente e che nel mese di marzo hanno raggiunto quota 700 al giorno (+63% su febbraio) in provincia di Verona (la prima per operatività nel Veneto con 85 farmacie e 27.798 tamponi effettuati dal 1° gennaio 2021). In soli 3 mesi abbiamo individuato 1.127 pazienti asintomatici, ma contagiati dal virus. Un servizio, quello dei tamponi in farmacia, al quale fanno riferimento in particolare tutti coloro che si trovano a stretto contatto con anziani e malati, ma che registriamo in forte crescita tra i lavoratori».

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