Plateatici a Verona, proroga per stagionali e stalli blu: domande entro fine mese
«Nell’ottica di uno studio più complessivo della problematica plateatici e di un aggiornamento del regolamento comunale si sta cercando di contemperare le diverse legittime istanze di residenti, commercianti e sovraintendenza», ha detto l'assessore Sandrini
In conformità alle scelte governative, il Comune di Verona ha prolungato fino al 31 dicembre le concessioni dei plateatici provvisori e temporanei richiesti per l’emergenza Covid-19, scaduti lo scorso 30 settembre. Inoltre, per uniformare tutte le concessioni oggi in essere sul territorio comunale, saranno prorogati fino a fine anno anche i plateatici stagionali in scadenza a fine ottobre e quelli su stalli blu valevoli fino al 6 novembre.
Per la proroga occorre presentare domanda entro il 31 ottobre, pena l'annullamento.
Lo ha scelto la Giunta comunale sulla base delle nuove disposizioni previste dal decreto legge n. 144/2022 (art. 40) che riconosce la proroga delle concessioni, salvo disdetta dell’interessato, senza obbligo di richiesta delle autorizzazioni. Una scelta che punta a dare una più precisa regolamentazione di questa tipologia di concessioni, con una uniformità delle scadenze.
Su espressa volontà dei soggetti interessati, sarà quindi possibile procrastinare i plateatici in centro e nelle otto Circoscrizioni.
Le domande di proroga dovranno essere inviate tramite PEC all’indirizzo commercio@pec.comune.verona.it entro il 31 ottobre 2022. Successivamente non sarà possibile inoltrare una nuova domanda di rilascio nulla osta, a meno che non cambi il titolare di un esercizio con uguali condizioni di occupazione del suolo.
«Nell’ottica di uno studio più complessivo della problematica plateatici e di un aggiornamento del regolamento comunale – ha spiegato l’assessore al Commercio e Attività produttive Italo Sandrini – si sta cercando di contemperare le diverse legittime istanze di residenti, commercianti e sovraintendenza. Il tutto comunque in condivisione con le parti coinvolte e con il Consiglio comunale essendo un tema che va affrontato in modo complessivo, nell’ottica di un riordino della città e di una condivisione di vivibilità di una comunità».