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Scuola e Covid, il 7 gennaio si riparte con didattica in presenza al 50%

La Prefettura di Verona ha predisposto un piano per il trasporto pubblico, che sarà potenziato. Previsti solo due orari di ingresso negli istituti e lezioni più brevi

Altri quattro giorni di vacanza, poi arriverà il 7 gennaio e le scuole riapriranno agli studenti. Non a tutti, però. Da giovedì prossimo, anche le scuole secondarie di secondo grado della provincia di Verona proporranno una didattica mista, con lezioni in presenza per metà degli studenti. Didattica digitale, invece, per l'altra metà. Ma l'obiettivo è quello di aumentare la percentuale della didattica in presenza al 75%.

La riduzione, come è noto, è legata all'emergenza pandemica. Per garantire il distanziamento fisico, è stata ridotta della metà la capienza dei mezzi pubblici. E gli autobus sono i veicoli scelti da circa il 70% degli studenti veronesi per andare a scuola. A settembre, si è visto che il sistema dei trasporti pubblici non è stato in grado di reggere ad una domanda molto diversificata da parte del mondo scolastico. Sempre per evitare gli assembramenti, infatti, gli istituti hanno scaglionato gli ingressi e le uscite delle classi e questo ha portato ad uno sfalsamento tra gli orari degli autobus e quelli di entrata ed uscita degli studenti.

Di fronte ad una situazione tanto complicata, nelle prefetture di tutta Italia sono stati attivati dei tavoli di coordinamento per risolvere i problemi del trasporto scolastico. Anche nella prefettura di Verona il tavolo si è riunito più volte ed ha predisposto un piano per la riapertura delle scuole.
Il piano, riportato da Laura Perina su L'Arena, prevede due soli orari di ingresso degli studenti: alle 8 entreranno le classi prime, seconde e terze, mentre alle 9.30 entreranno le quarte e le quinte. Le lezioni, inoltre, avranno una durata ridotta a 45 o 50 minuti per evitare che le classi entrate più tardi tornino a casa nel pieno del pomeriggio. È previsto, però, anche un potenziamento dell'offerta da parte di Atv, l'azienda che gestisce il trasporto pubblico locale in provincia di Verona. Agli attuali autobus, Atv potrebbe aggiungerne altri 70 per il trasporto extraurbano e 15 per le corse speciali. Più autobus in circolazione, però, significa più traffico, ma soprattutto più mezzi nei parcheggi di interscambio, come quello della stazione di Porta Nuova a Verona. Per questo la Prefettura ha chiesto un ampliamento di queste aree di sosta.

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