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Al Parco Natura Viva il primo albergo per accogliere e rifocillare gli ibis eremita in volo durante la migrazione

Il Parco di Bussolengo ospiterà la prima free flying colony d’Italia grazie alla costruzione di un vero e proprio “albergo" dove gli uccelli potranno sostare, rifocillarsi e ripartire a proprio piacimento

Gli ibis eremita torneranno a volare. L’Europa ha cofinanziato per altri sei anni il progetto di reintroduzione LIFE20 “Reason for hope” e l’Italia parteciperà ancora una volta da protagonista. A partire dall'1 gennaio 2022 e fino al termine del 2028, il Parco Natura Viva di Bussolengo affiancherà nuovamente lo Zoo di Vienna e il gruppo di ricercatori austriaci del Waldrappteam per procedere nell’impresa di riportare allo stato selvatico una specie estinta nel Vecchio Continente da quattrocento anni. Con una novità: nei pressi del Parco stesso, ospiterà la prima free flying colony d’Italia grazie alla costruzione di un vero e proprio “albergo" dove gli uccelli potranno sostare, rifocillarsi e ripartire a proprio piacimento. Un luogo di accoglienza e riparo, dotato anche di pareti rocciose adatte alla deposizione delle uova, nel caso in cui gli esemplari decidano di eleggerlo come luogo ideale per la riproduzione.

Ibis eremita-2

«Il progetto e l’Europa ci hanno riconosciuto un ruolo unico, fondamentale per aumentare la distribuzione degli esemplari lungo le rotte di migrazione - spiega Cesare Avesani Zaborra, CEO del Parco Natura Viva di Bussolengo - e fornire loro dei punti di appoggio sicuri, ai quali potranno accedere quando vogliono. La costruzione della voliera aperta si concluderà quest’anno per essere disponibile a partire dal 2023. Rimarrà accessibile per gli uccelli durante tutte le stagioni».

Una trentina di posti nido, con cibo e assistenza veterinaria sempre disponibile grazie allo staff del Parco. Fondazione A.R.C.A. invece stanzierà i fondi per la costruzione. «Grazie al progetto precedente - prosegue Avesani Zaborra – oggi sulle Alpi vivono 150 esemplari, con l’obiettivo di arrivare a 357, numero necessario per avere una popolazione sostenibile in natura. La loro zona di svernamento è a Orbetello dove, grazie alla migrazione guidata dall’uomo realizzata con esemplari nati a Rosegg e allevati allo zoo di Vienna, arrivano ogni anno circa 30 ibis. I quali poi sono in grado di ripercorrere la rotta inversa e tornare autonomamente in Austria in vista della stagione calda». È solo così che gli individui di una specie migratrice estinta possono memorizzare le rotte necessarie agli spostamenti annuali. E un “albergo” sarà per loro un supporto strategico.

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