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Giovedì, 25 Aprile 2024
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Svelato il progetto del Parco della Cultura Urbana di Verona: ecco come sarà

Il vincitore del concorso di progettazione è stato presentato mercoledì mattina in via Galliano, nell'area situata all’interno delle Mura Magistrali che sarà valorizzata da questa soluzione

Iniziano piano piano a delinearsi le sembianze che dovebbe assumere il Parco della Cultura Urbana di viale Galliano, all’interno delle Mura Magistrali di Verona. Nella mattinata di mercoledì infatti, gli assessori ai Lavori pubblici Luca Zanotto e alla Pianificazione urbanistica Ilaria Segala hanno presentato il vincitore del concorso di progettazione e svelato poi idee soluzioni che dovrebbero portare alla valorizzazione dell’intero vallo, dotando la città di un’area di aggregazione per il tempo libero. Uno spazio per giovani e famiglie voluto dall’Amministrazione di Verona e nato da un’idea del presidente della commissione Politiche giovanili Andrea Velardi.

Ad aggiudicarsi il concorso, e quindi anche la progettazione esecutiva e la direzione lavori, un raggruppamento di 8 studi professionali, un team di 9 architetti, 3 ingegneri, un paesaggista, un geologo, un perito industriale e un geometra.

foto presentazione vincitore concorso-2

Il progetto, illustrato direttamente sul posto dove sorgerà il Parco, prevede una fase di recupero dell’architettura militare che va da Porta Palio a San Zeno, e quindi delle mura magistrali, e la realizzazione di un impianto sportivo per le discipline di ‘strada’, dallo skateboard al bouldering, ma anche parkour e slackline. Sono compresi spazi per la street art e per l’esibizione di artisti, grazie ad una pavimentazione adatta e antiscivolo, ma anche tratti in corteccia o ghiaino, a seconda dell’utilizzo degli spazi. Palazzo Barbieri specifica che saranno creati degli ovali, uno per disciplina, e realizzato un sistema di illuminazione a forma di albero, in grado di integrarsi con l’ambiente circostante e di valorizzare la cinta, alla quale verranno riservati dei punti di osservazione. Saranno installate inoltre panchine dotate di sistemi per la ricarica degli smartphone, terrapieni e gabbionati per tenere lontano il rumore del traffico, oltre ad essere previste nuove piantumazioni. L’intera area, inoltre, sarà priva di barriere architettoniche e gli spazi potranno essere fruiti da tutti. Sono previsti anche sensori che permetteranno alle persone non vedenti di accedere alle informazioni vocali, così come tabelle tattili per l’orientamento, e un servizio di traduzione simultanea in molte lingue, tra le quali quella dei segni.

Per la prima volta, il Comune di Verona ha utilizzato lo strumento del ‘concorso di progettazione’ e si è avvalso della collaborazione dell’Ordine degli architetti di Verona, che ha messo a disposizione la piattaforma digitale per la pubblicazione dei bandi di progettazione. Quello per il Parco della Cultura Urbana, infatti, è stato il primo bando telematico avviato dal Comune. Una procedura innovativa che avrebbe consentito di abbattere costi e tempistiche, velocizzando le procedure nell’assoluta trasparenza. Dopo aver ottenuto l’autorizzazione sia del Demanio, proprietario dell’area, che della Soprintendenza, è stato indetto il concorso e decretato il vincitore, selezionato da una commissione di tecnici tra le 20 proposte arrivate.
Ora non resta che finanziare il progetto, il cui costo si aggira sui 500 mila euro, e bandire la gara che darà il via ai lavori veri e propri.

A spiegare le fasi del concorso e la progettazione, oltre agli assessori Zanotto e Segala, ed il consigliere Velardi, era presente anche il presidente dell’Ordine degli Architetti Amedeo Margotto e il capogruppo del team vincitore Gian Arnaldo Caleffi, insieme agli altri professionisti del raggruppamento.

Il rendering dell'area del Parco destinato allo skate-2

«Qui vedremo sorgere non un semplice skate park ma un vero e proprio parco della cultura urbana – ha detto Zanotto -, uno spazio dove praticare diverse attività con contenuti di eccellenza per famiglie, bambini e giovani. Questo primo concorso di progettazione telematico ha suscitato l’interesse di molti professionisti, studi che hanno dato il proprio contributo per ripensare e valorizzare una parte importante della nostra città. Abbiamo lasciato campo libero alle idee, il nostro obiettivo era arrivare al progetto migliore per la riqualificazione di quest’area che diventerà fruibile da tutti i veronesi. La commissione ha poi valutato i progetti e scelto il soggetto che aveva meglio interpretato l’idea di riconversione dell’intero vallo. Il 14 luglio ci sarà la cerimonia ufficiale e formale per la proclamazione del vincitore».

«Lo strumento del concorso di progettazione sarà il futuro delle opere pubbliche – ha spiegato Segala -. E questa prima volta dimostra la sua funzionalità e velocità, così come l’assoluta trasparenza dell’intero iter, ringrazio Amt per il contributo che ha reso possibile il concorso. In pochi mesi, infatti, siamo arrivati a decretare il vincitore e ad avere un progetto in grado di valorizzare questo tratto di mura, contesto di grande pregio. E, allo stesso tempo, di dar vita ad un’idea innovativa che mancava a Verona. Un progetto di rigenerazione urbana che riconsegnerà alla città uno spazio nuovo fruibile da tutti, anche grazie all’assenza di barriere architettoniche. Non resta che stanziare i fondi a bilancio e procedere con la gara dei lavori. L’obiettivo è quello di veder partire i cantieri entro un anno».

«Sembrava un sogno e invece è realtà – ha aggiunto Velardi -. Questo sarà un luogo di aggregazione, socializzazione ma soprattutto di cultura, dove potranno essere praticate e insegnate le discipline urbane. Il successo che ha riscosso questo concorso dimostra il grande interesse verso quest’area e la praticità dei procedimenti più snelli. Ringrazio tutto il team di lavoro che ha permesso di avviare l’iter per la progettazione del Parco e di arrivare a questo grande risultato».

Una delle tavole progettuali-2

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