Ripulito parco al Chievo, studenti coinvolti nella manutenzione: «Nuovo polmone verde attorno a Villa Pullè»
Comune ed istituto "Gresner" hanno siglato un patto di sussidiarietà che vede i ragazzi utilizzare l’area verde per imparare sul campo le tecniche del settore
Per il Chievo è una "boccata di verde" la nuova area ripulita che d’ora in poi sarà visitabile da tutti i cittadini. Un «giardino di circa 30 mila quadrati finora rimasto allo stato di boscaglia», ricorda una nota del Comune, e perciò «mai usato dalla comunità». Si tratta dell’area comunale adiacente all’edifico che ospita l’Istituto alberghiero Berti ed il Centro di formazione professionale "Fortunata Gresner", nonché confinante con il parco giochi pubblico prospiciente piazza Chievo e il compendio di Villa Pullè, di proprietà dell’Inps. La nota del Comune di Verona sottolinea inoltre che si tratta della «prima volta» che questo pezzo di terreno viene ripulito e sistemato. Un intervento necessario dopo il nubifragio dell’agosto 2020 che anche in quest’area ha creato danni e sradicato alberi. Da qui la decisione dell’amministrazione di procedere con un «intervento risolutivo, nell’ottica di dotare il quartiere di un nuovo spazio in cui recarsi per passeggiare e stare all’aria aperta».
I lavori, del costo di 70 mila euro, hanno riguardato la pulizia di tutto il parco, dal disboscamento all’eliminazione delle piante ammalorate, sradicate e pericolanti, con la massima attenzione a preservare quelle secolari e storiche. Presto, evidenzia sempre il Comune, ne saranno piantumate di nuove grazie anche all’attività degli studenti della "Gresner" che, proprio nella scuola inserita nel parco, si stanno formando per diventare giardinieri ed esperti del settore. Comune ed istituto hanno infatti siglato un "patto di sussidiarietà" che vede i ragazzi utilizzare l’area verde per imparare sul campo le tecniche del settore, con il vantaggio collettivo di un parco costantemente manutentato e in ordine. Tra gli elementi di pregio c’è anche la riproduzione della grotta di Lourdes in cui nel 1858 avvenne il cosidetto "miracolo di Bernardette".
Il nuovo parco è uno dei tasselli della più ampia partita legata sia al recupero di Villa Pullè che del grande edificio scolastico superiore, la cui proprietà è divisa tra Provincia e Comune e per il quale è in corso il dialogo tra i due enti e l’Invimit, la società di gestione del risparmio del Ministero dell'Economia e delle Finanze che ha in mano Villa Pullè. Sul posto questa mattina si sono recati il sindaco Federico Sboarina e gli assessori all’Urbanistica Ilaria Segala e ai Giardini Marco Padovani. Presenti il presidente della terza Circoscrizione Claudio Volpato, il consigliere comunale Roberto Simeoni, il presidente dell’Istituto Fortunata Gressner Carlo Nogara e il dirigente del Berti Daniele Furlani: «Un vero polmone verde per il quartiere, fino ad oggi inagibile a causa di una vegetazione selvaggia e non curata – ha detto il sindaco Federico Sboarina -. Abbiamo deciso di dare ordine e decoro a quest’area dalle grandi potenzialità e dall’importante valore storico, un tassello importante nel disegno complessivo che riguarda il recupero di villa Pullè».
«I nostri addetti hanno ripulito tutta l’area, fortemente danneggiata dal nubifragio - ha aggiunto Padovani -. Qui c’era un vero e proprio bosco, una vegetazione che lo rendeva inagibile nonostante la sua collocazione nel cuore del quartiere. La spesa di 70 mila euro sostenuta dal Comune è prova dell’importante lavoro sostenuto. La collaborazione con gli studenti di giardinaggio permetterà la massima cura del parco».
«La parte inutilizzata dell’Istituto Berti è del Comune, ma sta alla Provincia decidere le strategie e le politiche scolastiche per le superiori – ha aggiunto Segala -. Per questo abbiamo avviato un dialogo tra Enti e Istituzioni, noi siamo disponibili a supportare la soluzione migliore che verrà individuata».