Nove telecamere di videosorveglianza al parcheggio della Genovesa
«Ora il parcheggio è davvero finito, efficiente e a disposizione degli utenti - ha detto il sindaco Federico Sboarina - Un altro spazio della città messo in sicurezza e arricchito di verde pubblico». Ma le opposizioni pungono
Mancavano solo le telecamere per completare definitivamente il parcheggio scambiatore della Genovesa, a Verona, vicino al casello autostradale. Un’opera da 3 milioni di euro consegnata alla città lo scorso novembre e che tuttavia in questi mesi è stata oggetto degli ultimi lavori per renderla efficiente al cento per cento, in attesa che possa essere usata per sgravare la fiera e il centro in occasione di eventi e manifestazioni.
L'ultimo lavoro portato a termine nel parcheggio è un innovativo apparato di videosorveglianza, costituito da nove telecamere, tra fisse e multi-direzionali, collegate alla rete di telecamere del Comune. Le telecamere sono state installate nei giorni scorsi e sono già in funzione.
Il costo complessivo dell'intervento è di 42mila euro ed è stato realizzato in collaborazione con Agsm Lighting. E dal punto di vista prettamente tecnico, si tratta di un'operazione che consente la condivisione delle immagini e quindi di informazioni utili e in tempo reale tra più soggetti preposti alla sicurezza de territorio. Sulla Piattaforma Milestone, infatti, sono state create quattro nuove viste specifiche per il parcheggio. All'interno di ciascuna vista è stata introdotta, oltre alle telecamere, anche la mappa interattiva su cui si può selezionare ed avviare un’inquadratura specifica. Un sistema che garantisce la più ampia visuale possibile e di conseguenza la sicurezza per gli utenti del parcheggio.
(Una delle telecamere da poco installate nel parcheggio)
Sono circa mille i posti auto a disposizione, tutti gratuiti, con spazi riservati a disabili, motocicli e al bike sharing, su un'area di 45mila metri quadri, alla quale si accede direttamente da Strada La Genovesa. Per i mezzi pubblici è stato realizzato un tratto indipendente, con fermate e pensiline. Su tutta l'area sono presenti elementi di arredo urbano, come panchine e cestini, oltre a duecento alberi e 18mila arbusti messi a dimora durante l'inverno. Presenti anche alcune torri faro per far sì che l'area sia illuminata in ogni sua parte.
Soddisfatti il sindaco Federico Sboarina e l'assessore alla sicurezza Marco Padovani, che hanno verificato il nuovo sistema di videosorveglianza insieme al presidente della quinta circoscrizione Raimondo Dilara, al vicepresidente Floriano Rossi e al consigliere Stefano Ubaldi.
«Ora il parcheggio è davvero finito, efficiente e a disposizione degli utenti - ha detto il sindaco - Un altro spazio della città messo in sicurezza e arricchito di verde pubblico. Una risposta importante anche alle esigenze dei quartieri vicini, in particolare Santa Lucia, Golosine e Borgo Roma e in vista del ritorno delle fiere e dei grandi eventi. Mille auto che invece che dirigersi verso il centro potranno parcheggiare gratuitamente l'auto in un'area servita dalle navette. È stato scelto un sistema di videosorveglianza che non lascia spazio ai malintenzionati e rende ancora più vantaggioso per gli utenti lasciare l'auto in questo parcheggio».
«La videosorveglianza è fondamentale per intervenire in tempo reale laddove ce ne fosse bisogno ma è anche uno strumento che funge da deterrente per chi non rispetta le regole e adotta comportamenti incivili», ha aggiunto Padovani.
(Il sopralluogo al parcheggio della Genovesa)
La conclusione di questi lavori al parcheggio scambiatore della Genovesa è stata, però, anche l'occasione per delle critiche all'amministrazione comunale. Il consigliere comunale Tommaso Ferrari e la consigliera della quinta circoscrizione Beatrice Verzè, entrambi esponenti del movimento Traguardi, hanno dichiarato: «L'obiettivo primario del parcheggio era l'utilizzo dei mezzi del filobus per raggiungere il centro di Verona e i quartieri. Del filobus non se ne sa più nulla, così come delle navette. Quello che rimane, dunque, è un parcheggio che rispecchia la progettualità dell'attuale amministrazione: opere mal collegate e annunci non concretizzati. È necessario pensare ad un utilizzo strategico e duraturo di un'infrastruttura che può rivelarsi strategica per la diminuzione del traffico in quartieri come Cà di David, Borgo Roma e Sacra Famiglia, che soffrono da troppo tempo. Altrimenti risulterà l'ennesima opportunità sprecata, a discapito dei cittadini veronesi».
Mentre il consigliere comunale di Verona e Sinistra in Comune Michele Bertucco ha ricordato che in questa zona della città sono previsti anche altri parcheggi, come quello agli ex Magazzini Generali, all'ex Manifattura Tabacchi e all'ex Safem, oltra al raddoppio del multipiano in Viale dell'Industria. «La mancata pianificazione rischia di condannare il parcheggio della Genovesa a ripetere il triste destino dei parcheggi dello Stadio, sottoutilizzati per la gran parte dell'anno - ha commentato Bertucco - Un'occasione di riordino che la città rischia di perdere per l'insipienza delle ultime amministrazioni di centrodestra che non sanno quello che fanno».