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Pannolini usati: in 7 mesi a Verona raccolte oltre 60 tonnellate da riciclare

L’assessore all’Ambiente del Comune scaligero, Ilaria Segala, evidenzia come in città sia «stato raccolto un quantitativo di materiale assorbente pari ad un anno di un’analoga attività realizzata ad Amsterdam»

In circa 7 mesi di attività sono state raccolte e avviate al riciclo oltre 60 tonnellate di pannolini usati, frutto dei conferimenti da parte di 332 famiglie veronesi. Questi gli importanti risultati registrati a Verona, con il primo programma italiano di raccolta per il recupero e il riciclo totale dei pannolini usati.

Il servizio, promosso dal gruppo Fater e avviato in via sperimentale nella città scaligera lo scorso 21 gennaio, poi sospeso a marzo a causa lockdown e ripreso solo dalla metà di giugno, in pochi mesi è riuscito, con rapidità, ad accrescere ed ampliare la sua rete di attività sul territorio, raggiungendo i target di conferimenti prefissati.

Le famiglie veronesi hanno eliminato pannolini usati attraverso gli SMART BIN sviluppati da FaterSMART, gli innovativi cassonetti automatizzati per la raccolta differenziata di prodotti assorbenti.

La positiva risposta della città al progetto pilota è stata premiata da Fater, con la donazione di strutture gioco, che saranno installate nel parco dei “Diritti dei bambini” di Cadidavid.
L’idea è stata strutturata in collaborazione con il Comune di Verona e la ‘Scuola Cesari’, i cui bambini avevano da tempo affrontato un lavoro di analisi, con l’individuazione di precise proposte, sulle necessità dei parchi gioco del loro quartiere.
Oltre ai giochi, nel parco saranno riprodotti a terra alcuni disegni relativi ai “Quattro diritti dei bambini” realizzati dai ragazzi della scuola secondaria di primo grado dell’Istituto Comprensivo di Cadidavid.

«In circa 7 mesi – evidenzia l’assessore all’Ambiente Ilaria Segala –, nonostante le interruzioni collegate alla pandemia, a Verona è stato raccolto un quantitativo di materiale assorbente pari ad un anno di un’analoga attività realizzata ad Amsterdam. Un risultato importante, che conferma la validità del progetto e, in particolare, la volontà dei cittadini veronesi di partecipare attivamente alla salvaguardia del nostro ambiente. Le scelte virtuose a favore dell’ambiente, infatti, prendono avvio se vi è, da parte di tutti, l’effettiva volontà di cambiare davvero le proprie abitudini di vita. Per questo, oltre allo sviluppo di nuove tecnologie a favore dell’ambiente, è importante accrescere nella collettività i buoni comportamenti in grado di ridurre i tanti fattori inquinanti prodotti e immessi quotidianamente nell’ambiente urbano. La donazione riconosciuta alla città da Fater permette di dimostrare a bambini e adulti come i comportamenti virtuosi, come la raccolta di pannolini usati, producano benefici per tutta la collettività».

Progetto di riciclo

L’innovativo progetto è promosso da Fater, fondata nel 1958 dal Gruppo Angelini e produttrice dei principali prodotti assorbenti per persona, attraverso la business unit FaterSMART che detiene il brevetto tecnologico, ed in collaborazione con il Comune di Verona, Amia ed Esselunga.

I pannolini possono essere conferire negli 8 smartbins presenti all’esterno degli asili nido comunali: “La Coccinella” in via Centro a Borgo Roma, “Il Quadrifoglio”’ in via Sant’Euprepio a San Massimo, “Il Girasole” in via Don Sturzo allo Stadio, “L’Albero Verde” in via Trapani a Borgo Nuovo, “Principessa Jolanda” in via Scuderlando a Borgo Roma. La raccolta è inoltre attiva anche nelle aree parcheggio dei punti vendita Esselunga di viale del Lavoro, Corso Milano e via Fincato.

Per poter conferire i pannolini usati all’interno degli smartbins, è necessario scaricare l’app “Pampers Nuova Vita” (già scaricata da oltre 3500 persone) accedendo alla quale si può utilizzare lo smartphone per aprire lo sportello dello SMART BIN evitando qualsiasi contatto con il dispositivo.

Ogni anno, a Verona, 3.500 tonnellate di assorbenti per persona usati finiscono nell’inceneritore, quasi 1 milione in Italia e 30 milioni in tutto il mondo. Un problema ambientale che, grazie a questo nuovo sistema di raccolta e riciclo, sperimentato per la prima volta in Italia a Verona, diventa una risorsa in grado di produrre, per ogni tonnellata di rifiuto, 150 Kg di cellulosa, 75 Kg di plastica e 75 Kg di polimero superassorbente.
Se il sistema fosse operativo al 100%, con un regime di raccolta totale degli assorbenti usati prodotti sul territorio veronese, si andrebbe a risparmiare ogni anno una quantità di anidride carbonica prodotta pari all’attività di ossigenazione di un parco di 95 mila alberi.

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