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Ozono, Verona fuorilegge: "Un pedaggio per le auto che entrano in città"

È il consigliere comunale Michele Bertucco a chiedere azioni incisive per contrastare il problema inquinamento nel capoluogo: "Fino al punto, se necessario di attivare forme di tariffazione per calmierare l’entrata delle auto"

"Il 2 agosto 2018 (dato bollettino ARPAV) il valore per la protezione della salute umana dall’ozono, che è di 120 microgrammi per metro cubo d’aria, è stato superato per 35 giorni: il limite massimo annuale previsto per legge è di 25 giorni. Dal 2004 (cioè da quando l’Arpav fornisce i dati sul limite per la protezione umana), la nostra città ha sempre superato il limite annuale: nel 2018 Verona è ancora una volta fuorilegge per l’ozono ed entriamo nel 15° anno consecutivo di illegalità", ha detto Michele Bertucco, consigliere comunale di Verona e Sinistra in Comune.

Bertucco inoltre fa notare che “quest’anno il limite dei 25 giorni è stato raggiunto molto prima che negli scorsi anni. Una situazione in peggioramento. Peraltro Verona, ad oggi, registra il più alto numero di superamenti di tutte le stazione in cui l’Arpav monitora l’ozono in provincia.
L’ozono, deriva in larga misura dai tubi di scappamento e serve un vero cambio di passo nella lotta allo smog anche perché l’ozono, prodotto principalmente dal traffico veicolare, è il contraltare estivo dell’inquinamento da polveri sottili (PM10) dei mesi più freddi. PM10 che a Verona nel 2018 ha già superato i 23 giorni.
Non basta aspettare il nuovo 'vecchio' filobus. Vanno messe in cantiere più decise e incisive azioni strutturali per rendere sostenibile la mobilità urbana, che disincentivino seriamente il traffico privato e promuovano modalità collettive di trasporto di persone e merci, a partire dall’esponenziale potenziamento del trasporto pubblico. Fino al punto, se necessario di attivare anche a forme di tariffazione per calmierare l’entrata delle auto a Verona, sostenute da un capillare servizio pubblico, non dimenticando di organizzare il car pooling urbano (auto condivise) e di potenziare bike sharing e far ripartire il car sharing. Anche la continua cementificazione del suolo veronese, contribuisce in maniera rilevante all’acuirsi dei fenomeni di inquinamento atmosferico: servono pertanto più alberi e meno cemento per disintossicare l’aria di Verona".

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