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Ospedale di Peschiera, Bendinelli lancia l'allarme: «La situazione è drammatica»

Il sindaco di Garda spiega cha la Clinica Pederzoli «si trova in enorme difficoltà perché la regione non sta contribuendo finanziariamente alla copertura di quei servizi che lei stessa gli aveva affidato»»

L'ospedale di Peschiera, principale punto di riferimento sanitario per tutta la zona del Baldo Garda, rischia di non poter più garantire servizi e prestazioni, ordinarie e d’emergenza, ad una consistente fetta di popolazione. A lanciare l'allarme è il sindaco di Garda Davide Bendinelli. 
La premessa risale al 2019, quando la Regione Veneto, con l’approvazione del Piano Socio Sanitario, ha disposto la chiusura dell’ospedale di Bussolengo: contestualmente, il provvedimento prevedeva che un terzo dei posti letto persi venisse assorbito dalla clinica Pederzoli. 

Il nosocomio di Peschiera, si sarebbe così strutturato per aumentare la propria capacità, assumendi personale, comprando macchinari e predisponendo spazi aggiuntivi. A quel punto la Giunta regionale avrebbe dovuto finanziare quell’affidamento attraverso una delibera di budget, ma questo non sarebbe avvenuto.

«La situazione è drammatica - spiega Bendinelli -. L’ospedale di Peschiera è chiaramente un ospedale privato. Ma è un ospedale privato che opera erogando un pubblico servizio non solo ai cittadini del Baldo Garda ma a una delle aree turistiche più grandi e rinomate a livello nazionale. Ora si trova in enorme difficoltà perché la regione non sta contribuendo finanziariamente alla copertura di quei servizi che lei stessa gli aveva affidato».
E le ricadute rischiano di essere pesantissime. «Di fatto - prosegue Bendinelli - la sanità veneta sembra essere stata smantellata. Diminuiscono le prestazioni, i servizi erogati, sia ordinari che d’emergenza. Le liste d’attesa crescono a dismisura».
Questi i dati, annuali, del Pederzoli: 25mila ricoveri, 40mila accessi al Pronto soccorso, oltre 1200 parti, 20mila prestazioni chirurgiche.
«Ci rendiamo conto di che cosa significano questi numeri? Se l’ospedale di Peschiera non riesce a garantirle, tutte queste prestazioni dove andranno a finire?», rincara Bendinelli. E poi, l’appello: «Dobbiamo riunirci come sindaci del territorio, dobbiamo scrivere al Prefetto perché il rischio di interruzione di pubblico servizio da parte dell’ospedale di Peschiera è imminente. E soprattutto scrivere a Zaia sperando che possa distogliere l’attenzione da quelle conferenze stampa che fa senza contraddittorio per occuparsi concretamente della sanità veneta e riportarla ai livelli ai quali siamo sempre stati abituati. Oggi abbiamo la sensazione che quella sanità rappresenti un fanalino di coda nell’attività politica e amministrativa del nostro governatore».

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