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Olimpiadi e Paralimpiadi di Milano-Cortina, doppia cerimonia in Arena

A Verona si terrà l'evento conclusivo dei giochi olimpici e quello iniziale dei giochi paralimpici del 2026. E il sindaco Sboarina accetta la sfida: «Farò di Verona la città italiana più accessibile»

L'Arena di Verona raddoppia le cerimonie in programma per le Olimpiadi e le Paralimpiadi Invernali di Milano e Cortina. L'anfiteatro era già stato scelto come sede per la cerimonia di chiusura dei giochi olimpici del 2026 ma ieri, 19 ottobre, è stata ufficializzata la novità: in Arena si terrà anche l'apertura delle Paralimpiadi. Una decisione presa dal cda del comitato organizzatore presieduto dal presidente del Coni Giovanni Malagò. E proprio a Malagò sono giunti i ringraziamenti del sindaco di Verona Federico Sboarina. «Questa bella novità è una nuova sfida che ho deciso di cogliere con entusiasmo - ha detto Sboarina - Entro il 2026 farò di Verona la città italiana più accessibile. L’abbattimento delle barriere architettoniche è una battaglia di civiltà che per varie ragioni, in primis quelle economiche, si fa fatica a portare avanti. Ma da ieri la nostra città ha una responsabilità in più: diventare prima nel paese per inclusione. Abbiamo poco tempo, ma ricordo che non partiamo da zero. Nel 2018, siamo stata la prima amministrazione cittadina ad adottare il Piano per l’eliminazione delle barriere (Peba), con un censimento degli "ostacoli" in centro storico. Daremo attuazione al piano e sappiamo già dove intervenire, ricorrendo anche ai fondi Pnrr. E in Arena il grande restauro da 14 milioni che è in corso sta già andando in questo senso. Verona sarà accogliente per gli atleti nei suoi spazi pubblici, sarà accessibile. Penso, ad esempio, anche all'ascensore per il Teatro Romano e per raggiungere il museo Archeologico».

Il Peba ha censito 2.330 ostacoli nelle strade e piazze del centro storico, con una stima di 6 milioni di euro per l’abbattimento. Si va dai gradini alle scale, dai dislivelli alla banale presenza di cartelli stradali o cestini. Tra le prime criticità da risolvere ci sono Piazza Bra e Piazza Erbe, Via Leoncino e Corso Cavour. «Entro la settimana vedrò il soprintendente Vincenzo Tinè e gli sottoporrò anche questo tema per quanto riguarda l'Arena in vista del 2026 - ha aggiunto Sboarina - Ma sarà importante anche il sostegno della Regione e del presidente Luca Zaia. Verona dovrà essere all’altezza del messaggio inclusivo lanciato dallo sport. È infatti la prima volta che le due competizioni sportive hanno una connessione così stretta: dove finisce una comincia l’altra. Un unico simbolo per tutti che parte proprio dall’Arena, oramai consacrata come il palcoscenico internazionale della grande musica e dei grandi eventi. Faremo l’impossibile per rendere indimenticabile la prima volta di Verona città olimpica».

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