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Occhio al prezzo! Benini risponde alle perplessità: «Pubblicheremo solo le variazioni dei costi su oltre 670 prodotti»

Benini ha ribadito che l'iniziativa nasce per «essere al fianco dei consumatori, per accrescere le informazioni in loro possesso per una spesa più consapevole, arginando eventuali comportamenti speculativi»

«Sui pannelli non saranno riportati i prezzi, ma le loro variazioni in aumento e diminuzione, risultanti da una campionatura di oltre 670 prodotti in più di 600 punti vendita presenti sul territorio. Il tutto in un’ottica di trasparenza e di diffusione del servizio di rilevazione prezzi Istat, effettuato da 20 anni dall’ufficio comunale di Statistica, ma mai adeguatamente divulgato alla cittadinanza. Ripeto, la comunicazione riguarda la variazione dei prezzi, non il costo di un prodotto rispetto ad un altro, come evidenziato da Confesercenti». È questo il chiarimento che giunge direttamente dall’assessore alla Statistica Federico Benini con riferimento all'iniziativa presentata mercoledì 19 ottobre "Occhio al prezzo!" e le relative polemiche che ne sono derivate.

A non essere stata particolarmente apprezzata, o comunque compresa fino in fondo, è l'idea, prevista dall'iniziativa, di pubblicare le oscillazioni di prezzo dei prodotti venduti nei negozi cittadini anche sui tabelloni luminosi ai varchi di accesso di Verona. Da un lato vi è chi teme che così facendo si potrebbe indirettamente indurre a pensare chi visita il capoluogo scaligero di essere giunto in una città i cui commercianti tenderebbero ad approfittarsi dei clienti. D'altro canto, vi è anche chi sostiene che, in buona sostanza, una simile iniziativa sia di per sé del tutto inutile, poiché i cittadini oggi come oggi sono già di loro in grado di conoscere i prezzi dei prodotti che acquistano al supermercato o in una bottega, senza aver bisogno di leggerne la variazione dei prezzi, causati dall'inflazione, anche sulla cartellonistica luminosa.

Sta di fatto che l'ass. Federico Benini ha difeso pubblicamente l'iniziativa "Occhio al prezzo!", cercando di fornire anche alcuni chiarimenti: «Da un ventennio il Comune di Verona appartiene al campione di 80 Comuni italiani che mensilmente svolgono l’indagine sui prezzi al consumo. La rilevazione locale si svolge dal 1° al 21° giorno del mese, su oltre 600 punti vendita (grande distribuzione, distribuzione tradizionale, liberi professionisti, ecc.) per più di 60.100 quotazioni annue degli oltre 670 prodotti compresi nel paniere. A questa rilevazione locale - prosegue l'ass. Benini - vengono aggiunti i dati raccolti direttamente dall'Istituto Centrale di Statistica attraverso l'utilizzo di una pluralità di fonti. Le "variabili" prese in esame sono quindi ampie e approfondite. Su queste basi, da ottobre, mese dedicato alla educazione finanziaria, l’amministrazione ha deciso di avviare questo nuovo progetto ed essere al fianco dei consumatori per accrescere le informazioni in loro possesso per una spesa più consapevole, arginando eventuali comportamenti speculativi. I dati, indicativi delle sole variazioni, verranno pubblicati, oltre che sul sito del Comune, anche sui tabelloni dei varchi presenti agli ingressi cittadini».

Infine, l'ass. Federico Benini ha ricordato che «la Commissione comunale di controllo prezzi di Verona è attualmente composta, come previsto dalla legge, da rappresentanti di Camera di Commercio, Industria, Artigianato e Agricoltura di Verona, ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali – I.T.L. di Verona, Confcommercio Imprese per l’Italia Verona – AS.CO. della Provincia di Verona, Federazione Provinciale Coldiretti di Verona, Confartigianato – U.P.A. di Verona e CGIL, CISL e UIL di Verona».

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