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A Verona un nuovo Piano urbano della sosta, assessore Ferrari: «Porterà grandi cambiamenti in città»

L'obiettivo del Comune è quello di ottenere «una città con meno auto in centro, più bici e persone che usano i mezzi pubblici e più vivibile da veronesi e turisti»

Il Comune di Verona ha annunciato ufficialmente la revisione del Piano urbano della sosta datato 1999, con modifiche che, viene spiegato, da qui ai prossimi anni «porteranno alla creazione di una vasta area a bassa intensità di traffico, in linea con l’obiettivo dell’amministrazione di potenziare il trasporto pubblico e la mobilità sostenibile disincentivando quella privata». Si tratta, viene quindi sottolineato da Palazzo Barbieri, di «un processo che recepisce le indicazioni del Piano urbano di mobilità sostenibile (Pums), lo strumento di pianificazione strategica approvato due anni fa, e ne pianifica le azioni per realizzarlo».

Tra le novità più significative segnalate vi è l’estensione della sosta a pagamento in alcune aree limitrofe al centro storico e cioè a quartieri di Borgo Trento, Valdonega e Ponte Crencano che di fatto vengono equiparati a San Zeno, Cittadella e Veronetta. Ma anche la definizione delle aree di parcheggio dei monopattini, prima all’interno della Ztl e poi nelle zone dove si registrano più soste. Quindi la pedonalizzazione di alcune piazze della città antica come piazza Duomo, piazza Santa Anastasia e Piazza San Zeno, l’introduzione dei varchi elettronici a Santo Stefano (quartiere già normato oggi dalla Ztl ma solo con cartellonistica stradale), e ancora la chiusura dei varchi Ztl h24, la creazione di nuovi stalli sosta per i residenti ad esempio in stradone Porta Palio, la regolamentazione del city logistic, la revisione dei permessi Ztl, adeguamento tariffario gradiente, che aumenta cioè più ci si avvicina al centro storico.

Si tratta di misure e provvedimenti, chiariscono dal Comune, la cui attuazione «avverrà per step e seguirà di fatto le fasi del filobus, la prima da qui  alla fine del cantiere di via Città di Nimes, e la seconda da primavera 2024 alla messa in strada dell’opera».

Ferrari: «Misure che renderanno la città più vivibile e sostenibile»

Oggi l’aggiornamento del Piano è stato illustrato nella Commissione consiliare competente, nei prossimi giorni sarà inviato alle circoscrizioni per recepire i pareri, dopodichè sarà approvato dalla giunta e infine dal Consiglio comunale, a cui compete il via libera dell’ampliamento dell’area soggetta a sosta a pagamento.

«Il nuovo piano della sosta porterà grandi cambiamenti in città, con misure e provvedimenti che la renderanno più vivibile e sostenibile - afferma l’assessore alla mobilità Tommaso Ferrari -. Dalla pedonalizzazione di alcune vie e piazze del centro alla regolamentazione della sosta dei monopattini, la revisione del piano urbano della sosta recepisce le indicazioni del Pums integrandolo con ordinanze che completano il quadro attuativo e delineano in modo chiaro la nostra visione di città. Siamo partiti da evidenti criticità emerse dalle analisi condotte in fase di studio dello scenario di riferimento e da qui abbiamo elaborato strategie e cronoprogramma, che ovviamente tengono conto dell’opera filobus e degli investimenti per sviluppare la rete ciclabile cittadina».

Al comandante della polizia locale il compito di snocciolare le principali criticità dell’attuale Piano della sosta: «Dai monopattici elettrici alla sosta selvaggia in piazza Erbe (250 multe dall’inizio dell’anno) alla regolamentazione del carico/scarico. Abbiamo fornito al settore Mobilità e Traffico una serie di dati rispetto a questo piano strategico per i prossimi anni, si ravvisa la necessità della revisione a 18 anni di distanza della permessistica legata alla Ztl. Contiamo di essere presto dotati di strumenti tecnologici sulle auto, ciò permetterà controlli estesi che contribuiranno a rendere efficaci le nuove misure introdotte con il nuovo Piano urbano della sosta».

Il piano in sintesi 

Di seguito riportiamo gli interventi principali previsti e che vengono così sinteticamente presentati nella nota del Comune di Verona:

  • Pedonalizzazione: il Pums prevede intereventi di riqualificazione urbana di ambiti ad alta valenza urbana, storica e architettonica attualmente occupati dalle auto in sosta (riduzione di 129 posti).
  • Convenzione parcheggi: verrà attivata una convenzione con i parcheggi in struttura.
  • Biciclette e monopattini: la maggiore Ztl consente inoltre di incrementare l’offerta di sosta per biciclette e introdurre specifiche aree per lo stazionamento dei monopattini (realizzazione di circa 1000 posti per i monopattini).
  • Ztl permanente: un primo intervento del Piano consegue all’estensione della fascia oraria di validità della Ztl sino a renderla permanente (0-24), con riserva di oltre 1000 posti agli autorizzati.
  • Borgo Trento: si prevede di assimilare Borgo Trento alle altre zone del centro storico poste intorno alla Ztl. Gran parte dell’offerta di sosta a disco viene convertita in sosta giallo-blu, prima mezz’ora gratuita.
  • Sosta a pagamento: è prevista un’estensione della sosta a pagamento lungo gli assi stradali principali di alcune zone più esterne, tra cui Ponte Crencano, Valdonega e Porta Vescovo.
  • Differenziazione tariffe. Per quanto riguarda gli aspetti tariffari si prevede di differenziarli in due zone. Zona Blu, in cui si allineano le tariffe lungo strada a quelle praticate nei corrispondenti parcheggi in struttura. Zona Azzurra, più esterna, in cui l’adeguamento tariffario da effettuarsi in una unica soluzione, si attesta intorno ai livelli inferiori previsti dal Pums.
  • Area vasta a bassa intensità di traffico. La strategia di governo della sosta tiene conto degli interventi già programmati, come filobus e biciplan. L’area Verde corrisponde all’area vasta a bassa intensità che verrà istituita dopo la conclusione dei cantieri filobus.

Le criticità rilevate

Tra le criticità riscontrate nella fase di analisi, il Comune di Verona evidenzia le seguenti: «Elevata occupazione dei posti giallo-blu da parte dei residenti, tendenza a non pagare l’intera durata della sosta e limite biorario poco efficiente, scarso coordinamento tariffario fra sosta su strada e in struttuta, segnaletica a volte poco chiara, presenza di "spazi grigi" che si prestano ad utilizzi impropri e regolazione talvolta molto complessa».

Il cronoprogramma

Il Comune di Verona spiega che si sosterranno due fasi di attuazione, la prima da giugno 2023 e la seconda in relazione al cantiere filobus e in particolare ai lavori in via Città di Nimes. Più nel dettaglio, la Fase 1 prevede «interventi immediati che vedranno la luce nel 2023». Si tratta dei seguenti: «Regolazione stalli monopattini (fase test), estensione parcheggi giallo-blu nei quartieri San Zeno e Veronetta, divieto di sosta parcheggio di Castel San Pietro, convenzione con i parcheggi in struttura per residenti e sosta serale, pedonalizzazione piazza Erbe». La Fase 2, invece, prevede «nel 2024 adeguamento tariffario, allargamento zona Zpru, stalli giallo blu Borgo Trento».

Sempre da Palazzo Barbieri viene infine sottolineato che, a conclusione del cantieri filobus in via Città di Nimes nel 2024, sono previsti i seguenti interventi: «Ztl chiusura dei varchi h24, Ztl Santo Stefano negli orari già previsti, pedonalizzazione piazzetta Santo Stefano, pedonalizzazione via Ponte Pietra, pedonalizzazione via Pellicciai e via Rosa, modifica posizionamento area taxi via Cairoli, modifica posizionamento area carico/scarico in piazza Viviani, Ztl chiusura dei varchi h24, Ztl Santo Stefano negli orari già previsti, pedonalizzazione piazzetta Santo Stefano, pedonalizzazione via Ponte Pietra». E, ancora, in Zona di San Zeno l'«apertura parcheggio 2024, pedonalizzazione piazza San Zeno e delle aree limitrofe». Quindi la «pedonalizzazione piazza Duomo e Santa Anastasia» e durante l'ultima fase a conclusione dei cantieri filobus 2027 un'«area vasta a bassa intensità di traffico ad accesso controllato».

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