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Venerdì, 19 Aprile 2024
Attualità Porto San Pancrazio / Lungadige Galtarossa

Acque Veronesi, nuovo cda. Proseguono gli investimenti e bollette più care

Saranno 31 i milioni spesi per opere infrastrutturale quest'anno e circa 40 i milioni per il prossimo. Mentre le tariffe saranno ritoccate verso l'alto ma resteranno le più basse del Veneto

Prima riunione del nuovo consiglio di amministrazione di Acque Veronesi ieri, 29 giugno. L'incontro ha rappresentato un'occasione per illustrare strategie e obiettivi della società di lungadige Galtarossa, ma anche per presentare pubblicamente il cda, composto dal presidente Roberto Mantovanelli e dai consiglieri Paola Briani e Mirko Corrà.

Numerosi e importanti gli argomenti all'ordine del giorno, tra questi il piano di investimenti che Acque Veronesi realizzerà in tutta la provincia scaligera. Sono state illustrate le priorità e le opere infrastrutturali che interesseranno i comuni, per un totale di 31 milioni nell'anno in corso e circa 40 milioni nel prossimo. Saranno realizzare opere di tipo fognario e acquedottistico e al tempo stesso saranno adeguate e potenziate le strutture già esistenti.

Per sostenere questi investimenti, Acque Veronesi si è impegnata in ciò che ha definito "ottimizzazione finanziaria", ma che tradotto significa che ci sarà un aumento delle tariffe. Le bollette di Acque Veronesi saranno dunque un po' più care, ma gli aumenti non arriveranno al 10% in due anni. E comunque assicuranno che le tariffe di Acque Veronesi resteranno le più basse del Veneto e tra le più basse d'Italia. Prevista poi anche l'accensione di un nuovo mutuo, sempre per realizzare maggiori investimenti.

Durante l’incontro si è parlato anche del problema Pfas. I rappresentanti del cda hanno ricordato l'impegno e le attività messe in atto da Acque Veronesi fin dalla nascita delle criticità. Proprio nelle scorse settimane si sono conclusi i lavori di potenziamento dei filtri alla centrale di Lonigo. Il potenziamento del sistema di assorbimento tramite carbone attivo granulare ha l'obiettivo di garantire l'effettiva assenza di Pfas nelle acque destinate al consumo umano, recependo così le indicazioni della Regione Veneto. Nel lungo termine la prospettiva è quella dell'abbandono definitivo di tutti i pozzi a servizio della centrale di Lonigo.

Siamo pronti alle prossime impegnative sfide che ci attendono - ha detto Mantovanelli - Il settore che regolamenta il sistema idrico integrato è particolarmente complesso ed in rapida e continua evoluzione. Acque Veronesi rappresenta sicuramente una realtà sana ed efficiente, come testimoniano i numeri emersi nel corso dell'approvazione dell'ultimo bilancio (circa 24 milioni di euro di investimenti in tutta la provincia scaligera nel solo 2017, un utile di quasi 2 milioni di euro). Cercheremo di implementare gli sforzi, operando sempre in un'ottica di collaborazione e costante dialogo con i primi cittadini del territorio che oltre ad essere i nostri soci, sono i portavoce delle necessità e delle esigenze dei loro cittadini e della collettività. La presenza per la prima volta nel consiglio di amministrazione della società di un sindaco va proprio in questa direzione, rafforzando così la collaborazione con le amministrazioni locali. Il nostro obiettivo è quello di offrire una maggiore qualità del servizio possibile ai nostri utenti, con un occhio rivolto alle tematiche economico-finanziarie e patrimoniali e ai temi della sostenibilità ambientale. Studieremo infine, in accordo e con il coinvolgimento del Consiglio di Bacino, un piano di sostegno alle fasce economicamente più deboli e svantaggiate della popolazione e a tutte le famiglie in difficoltà.

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(Corrà e Mantovanelli)

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