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Trovate tombe tardo-romane a Piuro in scavi coordinati dall'Università di Verona

Nel sito al confine tra la provincia di Sondrio e la Svizzera è stata trovata anche una moneta che risale al IV secolo dopo Cristo

Si è conclusa nelle scorse settimane la campagna di scavo archeologico del 2021 nel territorio comunale di Piuro, in provincia di Sondrio. Una campagna curata dall'università di Verona e terminata con una visita allo scavo a cui hanno partecipato un centinaio di curiosi. E la loro curiosità è stata ben ripagata, perché i giovani dell'ateneo scaligero hanno scoperto delle interessanti novità.

La zona in cui si è scavato si trova al confine tra l'Italia e la Svizzera. Una zona in cui, più di quattro secoli fa, ci fu una terribile frana. Sotto tutto il materiale che è franato si è conservato un antico borgo che «è una continua sorpresa», come ha commentato il professore di archeologia medievale dell'università di Verona Fabio Saggioro, coordinatore della campagna di ricerca.
La scoperta più interessante fatta recentemente è il ritrovamento di sei tombe che potrebbero risalire ad un periodo che va dal quarto al settimo secolo dopo Cristo, un'epoca dunque tardo romana. Nelle tombe sono stati trovati degli scheletri ed una moneta dell'imperatore romano Teodosio I. La moneta è sicuramente delle decadi precedenti al 400 dopo Cristo ed anche i resti che sono stati trovati sepolti potrebbero essere di quel periodo.
Questa scoperta «getta nuova luce sulla fase tra Tardo Antico e Medioevo di questi luoghi», ha spiegato Saggioro. La zona potrebbe essere stata un crocevia per un periodo che va dalla fine dell'età romana fino al tardo Medioevo.

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