rotate-mobile
Venerdì, 19 Aprile 2024
Attualità Centro storico / Via Carlo Montanari

Concerto per Jan Palach, no del Teatro Stimate. Bacciga: «Lo faremo»

Il consigliere comunale veronese rilancia il messaggio di Nomos, l'associazione che organizza l'evento. Intanto, in Regione, presentata una mozione per ricordare la figura del giovane studente ceco

Hanno cercato di gettare fango sul concerto e sui gruppi musicali. Hanno tentato di far passare Palach come un mito della resistenza comunista. Hanno usato i loro giornali per cercare di screditarci. Ed hanno speso tutte le loro energie fino a non far concedere più il teatro. Rappresentano perfettamente tutto ciò contro cui lottó Jan Palach.

Sul suo profilo Facebook, il consigliere comunale veronese Andrea Bacciga ha scritto queste parole per commentare la notizia, rilanciata da Ansa, della mancata concessione del Teatro Stimate per il concerto «Terra e Libertà», organizzato a Verona dall'associazione Nomos per ricordare i 50 anni dalla morte di Jan Palach.

L'evento aveva generato polemiche capaci di varcare i limiti della cronoca locale a causa della scelta dei gruppi chiamati ad esibirsi per il concerto. Gabriele Marconi, Topi Neri, Hobbit, Compagnia dell'Anello, tutti artisti vicini all'estrema destra e per questo gli antifascisti avevano definito il concerto nazi-rock e annunciato un presidio di protesta nella via del Teatro Stimate.

Bacciga ha poi aggiunto: «Il concerto lo faremo». La stessa affermazione fatta dall'associazione Nomos nella giornata di ieri, 15 gennaio, quando era cominciata a circolare la notizia del possibile passo indietro da parte di chi gestisce il teatro, che non è pubblico ma di proprietà della comunità religiosa degli Stimatini.

Le istituzioni locali, Comune e Provincia, hanno dato il loro patrocinio al concerto e anche dalla Regione Veneto sono giunte parole di apprezzamento da parte del consigliere Massimo Giorgetti e dell'assessore Elena Donazzan. Tanto che ieri è stata depositata in Regione una mozione in onore di Jan Palach. «L'obiettivo è di aprire un dibattito affinché questo giovane patriota cecoslovacco diventi patrimonio di tutti», ha dichiarato Giorgetti. «È venuto il momento di parlarne apertamente in una sede istituzionale - aggiunge Donazzan insieme a Giorgetti - L'auspicio è che d'ora in avanti tutte le amministrazioni dello Stato intraprendano le iniziative necessarie per promuovere una reale memoria comune, che esalti finalmente la figura di Jan Palach oltre ogni ennesima polemica politica».

Intanto oggi è il 16 gennaio. Proprio oggi, 50 anni fa, Jan Palach si diede fuoco a Praga contro la dittatura sovietica. Morì il 19 gennaio. E proprio il 19 gennaio Nomos vuole tenere il suo concerto. Dove, ancora non si sa.

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Concerto per Jan Palach, no del Teatro Stimate. Bacciga: «Lo faremo»

VeronaSera è in caricamento