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«Niente vaccini antinfluenzali nelle farmacie. Una sconfitta preannunciata»

L'ex presidente di Federfarma Verona Marco Bacchini: «Qualcosa non ha funzionato: il sistema non si è organizzato in modo tale da garantire la diffusione della vaccinazione alla popolazione»

«Siamo alla resa, costretti ad ammettere che nelle nostre farmacie mai arriverà il vaccino antinfluenzale 2020/21». L'ex presidente di Federfarma Verona Marco Bacchini l'ha descritto come «una sconfitta preannunciata» il fatto che le farmacie siano state di fatto escluse dalla campagna vaccinale contro l'influenza stagionale.

«Siamo una categoria imprenditoriale nel mondo della salute, come possiamo ritenere di fondare il nostro servizio su concessioni straordinarie, come richiesto alla Regione Veneto? - prosegue Bacchini - I nostri vaccini li abbiamo sempre comprati autonomamente, mai ci sono stati forniti o consegnati dalla Regione, cosa stiamo raccontando? Grandi aziende, gruppi bancari, assicurazioni sono riuscite a reperire quanto necessario, acquistando i vaccini presso le aziende produttrici, le farmacie no e restano in prima linea. È assurdo ed è molto grave quanto accaduto, così quanto lo sono le scuse addotte nei tentativi di giustificare questo preoccupante ammanco ai cittadini. L'intraprendenza della rappresentanza di categoria non è risultata efficace e le spese le pagheranno sia le farmacie territoriali, che si sono viste impedita la vendita dei vaccini antinfluenzali alle categorie attive, sia i cittadini che dovranno rinunciare al fondamentale diritto alla propria salute. In questi mesi è stata continua la richiesta del vaccino antinfluenzale nelle nostre farmacie, i cittadini ci hanno chiesto di poterlo prenotare, illusi da comunicazioni infondate, che promettevano l'arrivo a dicembre di alcune dosi contingentate per ogni farmacia, purtroppo la realtà dei fatti, come predetto, è ben diversa. Qualcosa non ha funzionato: il sistema non si è organizzato in modo tale da garantire la diffusione della vaccinazione antinfluenzale alla popolazione».

In linea con l'intervento di Bacchini, quello di Giorgio Pasetto, coordinatore di +Europa Verona, il quale individua nella Regione il principale responsabile. «Quando si è iniziata la prenotazione da parte delle Regioni dei vaccini antinfluenzali, il Veneto ne ha procurati in quantità nemmeno sufficiente a coprire le categorie a rischio - ha dichiarato Giorgio Pasetto - Ora i cittadini che vogliono vaccinarsi non lo possono fare».

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