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Degrado al Museo della Radio a Verona: «I topi stanno distruggendo tutto»

«Riceviamo giornalmente mail e chiamate per visitare l'esposizione, ma è improponibile, in mezzo a topi, feci e siringhe...», sottolinea il curatore Francesco Cantera, che lamenta il mancato intervento delle istituzioni per risolvere i problemi della location di Porta Vescovo, a Verona

«È dall'autunno scorso che tempestiamo con richieste di intervento le istituzioni, e purtroppo la situazione è degenerata a tal punto che le colonie di roditori all'interno della Porta stanno distruggendo reperti di inestimabile valore, non ultima la targa RAI di Castel San Pietro, donataci insieme al ripetitore nel 2006».
A richiamare l'attenzione sulla situazione al Museo della Radio di Porta Vescovo, a Verona, quest'anno mai aperto al pubblico a causa dell'emergenza sanitaria, è il proprietato e curatore dell'esposizione Francesco Cantera, che segnala i danni subiti. 
«I roditori stanno distruggendo tutto, mangiano quadri esposti, cavi dei macchinari storici e defacano ovunque, è inammissibile e inconcepibile non intervenire a tutela di un Monumento lasciato alla mercè del degrado più totale. I danni sono inestimabili, di immagine Museale e di oggettistica, la cosa imperdonabile é che tutto questo si poteva evitare e invece a tutt'oggi, non si fà nulla per rimediare. Questi reperti storici non si comprano su Amazon una volta distrutti,rimangono tali e irrecuperabili»

Sporcizia, topi e danni, le foto del degrado al Museo della Radio

Il Museo della Radio aveva traslocato nel gennaio 2020, mentre quella che doveva essere la sua sede definitiva, ovvero Porta Nuova, era interessata da un intervento di restauro. Uno spostamento che doveva essere temporaneo

«Abbiamo proposto migliorie che se fossero state prese per tempo non si sarebbe mai arrivati a questo, i laterali della Porta sono discariche a ciel sereno, è normale che una volta sfondate le vetrate, con la frequentazione e il degrado esterno, sarebbero entrati topi e volatili, per non parlare dell'urina e feci umane ritrovate all'interno dai cancelli laterali.
Abbiamo investito denaro e tempo per amore del Monumento, Patrimonio Unesco per recuperarlo con la cultura, ma questo sembra non interessi, i danni ad oggi sono enormi, la mancata apertura nel 2021 ci stà procurando enormi danni all'immagine del Brand Museale, riceviamo giornalmente mail e chiamate per visitare l'esposizione, ma è improponibile, in mezzo a topi, feci e siringhe...». 

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