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Venerdì, 29 Marzo 2024
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Le collezioni del Museo di Castelvecchio e del Museo Lapidario Maffeiano disponibili online su Google Arts & Culture

I due musei civici veronesi approdano sulla piattaforma, permettendo così agli internauti di accedere da remoto alle loro sale espositive ed ammirare le opere gratuitamente

I Musei Civici di Verona approdano su Google Arts & Culture, la più grande piattaforma di condivisione internazionale al mondo. Si allarga quindi in modo esponenziale la platea di visitatori che, attraverso la modalità online, possono entrare nelle sale espositive ed ammirarne le collezioni. Una visita che, se pur virtuale, garantisce all'utente un'esperienza di alto livello, grazie all'inserimento di immagini in alta definizione e percorsi espositivi tematici e studiati appositamente per la versione web.

Un progetto al quale i Musei Civici veronesi hanno dedicato tempo, competenze e professionalità specifiche, ma che è solo all'inizio. Da qualche giorno su Google Arts & Culture sono infatti disponibili le prime due esposizioni della più ampia offerta museale cittadina, il Museo di Castelvecchio con circa 200 tra dipinti e sculture, e il Museo Lapidario Maffeiano, che invece è presente con tutte le 600 opere che lo compongono.
L'obiettivo dell'Amministrazione comunale è quello proseguire nella digitalizzazione di tutte le collezioni dei Musei Civici e arricchire così il database a disposizione della piattaforma che Google dedica al settore dell'arte e della cultura.

Un servizio a cui i cittadini, da qualsiasi parte del mondo, accedono in modo completamente gratuito, come gratuito è l'accordo tra il Comune e l'azienda statunitense, in linea con la missione di Google di rendere l'informazione più accessibile e, nello specifico di Arts & Culture, rendere la cultura mondiale a portata di chiunque, ovunque. Con Arts & Culture si possono scoprire l’arte, la storia e le meraviglie culturali di tutto il mondo, sono infatti 2 mila le istituzioni culturali presenti nella piattaforma, di 80 Paesi nel mondo.

I Musei e le collezioni digitali su Google Arts & Culture

MUSEO DI CASTELVECCHIO - Le opere condivise sulla pagina Google Arts & Culture rappresentano l'inizio di un processo di acquisizione digitale che culminerà con la messa online di tutte le oltre 600 opere esposte al Museo. Tra le principali, si segnalano: il Ritratto di fanciullo con disegno di Giovan Francesco Caroto (di cui è prossima la mostra monografica che si terrà presso la Gran Guardia nel 2022), la Madonna del Roseto attribuita a Stefano di Giovanni, la Madonna con il Bambino di Giovanni Bellini, la Madonna della Passione di Carlo Crivelli, la Sacra famiglia con una santa di Andrea Mantegna, il Presepio dei conigli di Girolamo dai Libri, la Deposizione di Cristo di Paolo Veronese.
Sono state create delle storie volte all'approfondimento di alcune opere simbolo del Museo, come la statua equestre di Cangrande I della Scala, di alcune particolari tecniche pittoriche, come la pietra di paragone e l'applicazione dell'oro in pittura e scultura, e un focus tematico sulla moda femminile nel tardo Medioevo. 

MUSEO LAPIDARIO MAFFEIANO - Il celebre Museo, formatosi nel XVIII secolo grazie all’iniziativa di Scipione Maffei, raccoglie collezioni di epigrafi greche, etrusche, paleovenete e romane, oltre a quelle arabe. L'intera collezione è stata digitalizzata in alta definizione e resa disponibile sulla piattaforma. Sono state create esposizioni virtuali che valorizzano la straordinaria storia del Museo - noto tra i più antichi musei pubblici d’Europa - e approfondiscono le collezioni greca ed etrusca, secondo criteri di aggregazione geografica e cronologica.

La novità è stata illustrata lunedì dall'assessore alla Cultura Francesca Briani insieme ala direttrice dei Musei Civici Francesca Rossi.

«Un modo per redere accessibili a tutti le nostre esposizioni così come i percorsi narrativi che sono stati creati appositamente per il web con una modalità semplice e accessibile da ogni parte del mondo – ha spiegato l'assessore Briani-. Verona è dotata di un sistema museale che lavora 12 mesi all'anno e che è fortemente impegnato per rinnovare e rendere sempre vivaci le proposte al pubblico. Non ci siamo fermati nemmeno durante la pandemia, abbiamo continuato a lavorare per nuovi allestimenti e per arricchire i musei con importanti e prestigiosi prestiti – ha aggiunto l'assessore -. Il progetto con Google Arts completa il processo avviato per promuovere universalmente il patrimonio artistico e culturale della nostra città».

«Si completa il grande lavoro realizzato in questi quattro anni per potenziare la pubblicazione online della collezioni museali – ha detto la direttrice Rossi -. Alla base c'è la cura delle collezioni, la catalogazione e la documentazione, sono questi gli strumenti che permettono di raggiungere non solo lo studioso e la comunità scientifica, ma il pubblico il più vasto. I percorsi online consentono di entrare virtualmente nelle sale, la capacità di restituzione dei dettagli è davvero impressionante e il linguaggio è semplice e comprensibile a tutti. Ogni immagine rimanda inoltre alla geolocalizzazione del museo che la ospita e al sito web di riferimento».

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