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Venerdì, 19 Aprile 2024
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Morti sul lavoro, Verona è la provincia veneta dove se ne contano di più

Secondo i dati dell'Osservatorio Sicurezza sul Lavoro Vega Engineering di Mestre, nei primi undici mesi dello scorso anno, Verona ha fatto registrare il maggior numero di infortuni mortali totali della regione (26)

Ancora una volta il Veneto fa registrare una delle situazioni più drammatiche in Italia per le morti bianche. Ancora una volta, come negli ultimi dieci anni, è tra le regioni in cui si muore di più. Con 87 vittime tra gennaio e novembre 2019 è al quarto posto nella triste graduatoria nazionale dopo Lombardia, Emilia Romagna e Lazio. Un amaro primato, insomma, che sembra non abbandonare il Veneto.

Mauro Rossato, presidente dell'Osservatorio Sicurezza sul Lavoro Vega Engineering di Mestre, ha presentato così l'ultima indagine elaborata dal proprio team di esperti sull'emergenza morti bianche in Veneto. Ed ha aggiunto: «Sebbene rispetto al 2018 si evidenzi in regione un decremento totale della mortalità pari al 23%, rimane sempre la drammaticità del numero delle vittime: 87. Vale a dire una media di 8 morti al mese».

Nei primi undici mesi dello scorso anno, Verona ha fatto registrare il maggior numero di infortuni mortali totali (26), seguita da Vicenza (17), Padova (14), Venezia e Treviso (11), Rovigo e Belluno (4). Invece, se si escludono le morti in itinere, ovvero i decessi nel tragitto tra casa e lavoro, Verona condivide il primato con Vicenza con 14 vittime. Seguono Padova (8), Treviso (7), Venezia (4), Rovigo (3) e Belluno (2).

La maggior parte dei lavoratori deceduti aveva un’età compresa tra i 45 e i 54 anni (32 su 87). Gli stranieri deceduti sul lavoro sono 19. E i settori maggiormente colpiti sono quelli manifatturiero, delle costruzioni, trasporto e magazzinaggio.

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