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Parcheggi, zone off limits, casco e altro. Cosa cambia a Verona per chi usa i monopattini a noleggio

La Fase 3 del servizio di micro mobilità elettrica scatterà a metà novembre, dopo il bando che ha premiato Bit Mobility, Dott (EmTransit) e Lime Technology

Novità in arrivo a Verona per quanto riguarda il servizio di micro mobilità elettrica, con la Fase 3 che prenderà il via a metà novembre andando a riordinare la gestione dei monopattini. Bit Mobility, Dott (EmTransit) e Lime Technology, sono le tre società che , su una rosa di 12 aziende partecipanti, si sono aggiudicate il bando del Comune per l’individuazione delle aziende a cui affidare il servizio per i prossimi tre anni. 
Obiettivo di questa Fase 3, informano da Palazzo Barbieri, è di rendere tale servizio più smart, ma soprattutto più sicuro, rintracciabile e rispettoso degli altri utenti della strada.

Dopo un anno e mezzo dall'avvio della sperimentazione prevista dal decreto Toninelli, e dopo un'attenta analisi delle principiali esigenze per migliorare il servizio, l’Amministrazione comunale ha deciso di dotare la città di un noleggio ritenuto innovativo sotto diversi aspetti, rilanciandola come capofila in questo tipo di progettualità.

Tra i principali criteri introdotti vi sono quello di fissare un tetto per il numero di operatori a Verona, individuato in non più di 3 aziende, e anche per i mezzi in circolazione, stabilito in un massimo di 1200 complessivi, che possono arrivare a 1500 in occasione di particolari situazioni o durante il periodo estivo.
Fondamentale la possibilità di individuare e risalire sempre all'identità degli utenti che usano il monopattino. Ciò sarà garantito dall'obbligo da parte delle aziende di un sistema di noleggio attraverso Spid, Sistema pubblico di identità integrata o attraverso carta di identità: in questo modo verrà meno ogni tentativo di account o login fantomatici, che venivano usati per coprire usi irregolari e maleducati del mezzo.

Il bando di selezione ha inoltre introdotto alcune importanti novità in tema di mobilità sostenibile che, oltre al servizio sharing dei monopattini, interessano più in generale anche la circolazione cittadina.

Zone off limits

Innanzitutto sono state individuate alcune zone del territorio comunale in cui il monopattino elettrico non può circolare se non trasportato a piedi, come via Mazzini, via Cappello e alcuni marciapiedi cittadini vicini alle scuole. Grazie al sistema di geolocalizzazione, di cui ogni mezzo deve essere obbligatoriamente dotato, in prossimità di queste aree la velocità del monopattino scenderà automaticamente, costringendo l'utente a fermarsi o a proseguire accompagnandolo a piedi.

Parcheggi

Svolta anche sui parcheggi. Il piano messo a punto dagli Uffici della Mobilità e Traffico in collaborazione con la Polizia locale, individua per il centro storico precisi punti di parcheggio dedicati al monopattino, che non potrà più essere lasciato dove capita. Una scelta a tutela del decoro cittadino e per eliminare i problemi di intralcio e pericolo derivanti da episodi di sosta selvaggia davanti ai passi carrai o in posizioni pericolose.
I parcheggi dedicati saranno in piazza Erbe, inizio via Cappello; piazza Indipendenza; piazza Bra con due postazioni, una vicino al liston e l’altra davanti al Municipio; piazza Nogara; biblioteca Civica; piazza San Zeno; piazzetta Bra Molinari; via Leoni; piazzetta Navona; piazza Corrubbio; via Stella; Corso Porta Borsari; piazza Vescovado; Liceo Maffei; Giardini Lombroso; lungadige San Giorgio; piazza Isolo; parcheggio Arena; Municipio – palazzo Pirelli; parcheggio Cittadella; piazzale Cadorna; parcheggio Arsenale; liceo Messedaglia; Tribunale; parcheggio Centro; istituti scolastici Cangrande, Agli Angeli e Montanari.

Geolocalizzazione e sicurezza

La geolocalizzazione del mezzo consente un'altra importante novità, fondamentale sul fronte sicurezza. Le informazioni riguardanti la posizione e i transiti dei monopattini potranno infatti essere visionati in tempo reale dalla Polizia locale, che potrà intervenire immediatamente in caso di necessità e risalire subito all'identità del fruitore.
Le aziende vincitrici, secondo le indicazioni imposte dal bando, sono infatti impegnate a garantire certezza sull'identità degli utenti, ma anche a fornire un servizio h24 di call center da contattare per qualsiasi evenienza.

Introiti per il Comune e casco per i minorenni

L'attuazione del servizio di sharing è a costo zero per il Comune. È anzi stata prevista una tassa di scopo di 12 euro a monopattino, che le tre ditte verseranno annualmente e che sarà utilizzata per acquistare infrastrutture (come ad esempio il parcheggio ad essi destinato), migliorare la segnaletica dedicata ma anche per interventi a vantaggio di tutta la mobilità sostenibile. Infine, le società si sono impegnate a stipulare una polizza assicurativa, con massimale di copertura pari a 5 mila euro per la RCT per sinistro, inclusa la copertura dei danni alle strutture e dei danni subiti dagli utilizzatori del servizio.
Il monopattino elettrico può essere usato anche dai minorenni a partire dai 14 anni, tuttavia fino ai 18 anni è obbligatorio l'uso del casco.

I nomi delle società vincitrici e le peculiarità del nuovo servizio sono stati presentati martedì dall'assessore alla Mobilità e Traffico Luca Zanotto. Presenti il comandante della Polizia locale Luigi Altamura e il dirigente del settore Mobilità e Traffico Michele Fasoli.

«Le tre società vincitrici, che si occuperanno dalla prossima metà di novembre della gestione del servizio per tre anni – precisa l’assessore Zanotto – sono quelle che meglio corrispondono alle nuove regole vincolanti indicati all’interno del bando. Criteri frutto dell'attenta analisi effettuata in questo anno e mezzo di sperimentazione e che puntano a migliorare la micro mobilità elettrica cittadina, nell’ottica di un costante rafforzamento dei mezzi alternativi all’auto privata. Servizi che, però, non devono in alcun modo essere fonte di pericolo per gli altri utenti della strada o di disagio per i residenti. Quindi, in questa nuova ‘Fase 3’, oltre a prevede un numero limitato di operatori e di mezzi presenti, abbiamo puntato ad una maggiore integrazione del servizio con il resto della mobilità cittadina, con l’introduzione di tante e significative novità. Dalle zone in cui è vietata la circolazione ai parcheggi dedicati, dalle geolocalizzazione al call center h24. Massima attenzione alla sicurezza, quindi, a tutela della cittadinanza e di tutti i fruitori del servizio».

«Verona è stata la prima città capoluogo ad avviare la circolazione dei monopattini in via sperimentale – ricorda il comandante Altamura –. Ora, con le prescrizioni e i vincoli introdotti, le tre società assegnatarie del servizio dovranno garantire una gestione più attenta che assicuri, ad esempio, la facile identificazione dei fruitori e la condivisione in tempo reale con la Polizia locale dei transiti e dei percorsi, quale deterrente per comportamenti impropri e scorretti. Inoltre, con il bando, è stata definita una recinzione virtuale per le aree pedonali, attualmente identificata sulle via Mazzini e via Cappello e su alcuni marciapiedi vicino alle scuole, volta ad impedire l’uso inappropriato del monopattino dove non si può».

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