rotate-mobile
Attualità Centro storico / Via Carlo Montanari

Migranti e identità di genere, il convegno delle polemiche riprogrammato in università

La giornata di studio "Richiedenti asilo, identità di genere e orientamento sessuale" si farà il 21 settembre in università a Verona. Il rettore Nicola Sartor: "Garantita libertà di ricerca". Pronta replica di Forza Nuova che annuncia una "risposta ontologicamente superiore"

Si terrà il 21 settembre, a partire dalle 9.30 nell’aula magna del palazzo di Giurisprudenza in via Carlo Montanari, 9 a Verona, la  giornata di studio "Richiedenti asilo, identità di genere e orientamento sessuale". I contenuti scientifici della giornata sono stati curati da docenti e ricercatori dei dipartimenti di Scienze giuridiche e Scienze umane in collaborazione con il centro di ricerca Politesse e il centro di studi politici Hannah Arendt. Tra i relatori anche Baldassare Pastore coordinatore del Progetto di ricerca di interesse nazionale Prin 2015 e Martina Flamini magistrato del Tribunale di Milano oltre a docenti provenienti da altri atenei italiani.

L’appuntamento, accreditato dall’Ordine degli avvocati di Verona, è rivolto a operatori sociali e associativi del settore delle migrazioni e dell’accoglienza, avvocati, studenti, dottorandi, specializzandi, docenti e ricercatori dell’università di Verona o di altri atenei previa iscrizione online, ­fino a esaurimento posti all’email istituzionale: asilolgbti@ateneo.univr.it.

Sarà il rettore Nicola Sartor ad aprire l’appuntamento. seguiranno gli interventi di Donata Gottardi, direttrice del dipartimento di Scienze giuridiche e Luigina Mortari, direttrice del dipartimento di Scienze Umane. «Con la riprogrammazione di questa giornata di studi - spiega il rettore Sartor - annunciata nelle note stampa di maggio scorso, il nostro ateneo conferma la volontà di garantire la libertà di ricerca e di espressione in campo scientifico, sancita dall’articolo 33 della Costituzione Italiana». Come ci si ricorderà, infatti, il convegno era stato inizialmente programmato per il 25 maggio, ma a seguito della dura reazione da parte di militanti dell'estrema destra, in particolare del partito di Forza Nuova, il rettore Nicola Sartor aveva preferito sospendere e rinviare a data da destinarsi l'appuntamento in Università.

FN: "Prepariamo risposta ontologicamente superiore"

Alla luce della riprogrammazione in ateneo della giornata di studi, per Forza Nuova Verona è intervenuto il segretario provinciale Pietro Amedeo: «Qualche mese fa alzammo la voce sul tema, - spiega l'esponente di FN - non tanto, come i soliti piagnoni lamentarono, per impedire con la violenza lo svolgersi di un convegno, bensì per alzare il velo e puntare i riflettori appunto sulla totale inutilità di un evento del genere. Si metta il cuore il pace l’impavido magnifico rettore dell’ateneo veronese, - ha quindi aggiunto il segretario provinciale di FN -  l’evento nei mesi scorsi non fu sospeso, come ripete catatonicamente "perché era diventato terreno di contrasto e di ricerca di visibilità per diversi attivisti" alludendo evidentemente a noi forzanovisti. Stia tranquillo, Forza Nuova non ha bisogno di quattro fanatici sostenitori di teorie bislacche per guadagnare visibilità. Forza Nuova non è meravigliata nè rassegnata di fronte a questa prevedibilissima scelta dell’ateneo scaligero, - conclude Pietro Amedeo - ma sta da tempo ragionando e preparando una risposta ontologicamente superiore».

Circolo Pink: "FN infastidita dalla riprogrammazione"

In attesa di scoprire quale sia la «risposta ontologicamente superiore» preparata da Forza Nuova, è giunta anche una controreplica indirizzata allo stesso segretario provinciale Amedeo da parte del Circolo Pink di Verona: «Pare che a FN questa riprogrammazione dia proprio fastidio. - esordiscono gli attivisti del Circolo Pink - L’ambientazione universitaria conferisce all’argomento un intollerabile valore scientifico. La soggettività migrante GLBTI ormai non è più una entità astratta. È diventata una realtà trattata nei convegni, e il centinaio di migranti gay che hanno dato sostanza al nostro gruppo hanno contribuito a stracciare il velo, chiedendo diritti e progetti a loro dedicati. Studio, riflessioni, anche soldi? Un centro di ricerca come Politesse e un professore universitario come Lorenzo Bernini che se ne occupano da anni? Sì. Questa è storia, - concludono i componenti del Circolo Pink - e la storia si studia, si creano gli strumenti atti ad arginare l’ignoranza di un territorio sempre più omofobo».

Il programma del convegno in Università

Il convegno in ateneo del 21 settembre prevede due sessioni distinte, una giuridica e una di scienze umane per discutere i risultati della ricerca svolta nell’ambito del Prin 2015, Progetto di ricerca di interesse nazionale "Soggetto di diritto e vulnerabilità. Modelli istituzionali e soggetti giuridici in trasformazione". A partire dalle 10.15 numerosi gli interventi in tema di "Orientamento sessuale e identità di genere nel diritto della protezione internazionale". A coordinare i relatori provenienti dal mondo giuridico, dalle organizzazioni internazionali e dalle università di Bologna e Milano sarà Alessandra Cordiano, docente di Diritto privato di ateneo. A partire dalle 12.15 ampio spazio sarà riservato al dibattito tra i presenti.

La giornata di studi riprenderà alle 14.15 con il focus su "Soggettività migranti Lgbti: percorsi di esistenza e di resistenza" presieduto da Olivia Guaraldo docente di Filosofia politica di ateneo. Interverranno docenti e ricercatori delle università di Ferrara, Padova e Verona, i rappresentanti delle associazioni e dei gruppi di Verona e Vicenza operativi in tale ambito. A seguire gli interventi di ricercatori e docenti che illustreranno i risultati della ricerca Prin 2015 dell’università di Verona. Il pomeriggio di lavori sarà chiuso da un dibattito tra i presenti.

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Migranti e identità di genere, il convegno delle polemiche riprogrammato in università

VeronaSera è in caricamento