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Martedì, 23 Aprile 2024
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Ridisegnata la mappa del rischio sismico in Veneto, si passa da 4 a 3 zone

Nessun comune veronese è stato inserito in zona 1, quella con il rischio più elevato. Quelli inseriti in zona 2 salgono da 7 a 55. Ed i restati 43 sono in zona 3

Dopo aver acquisito il parere favorevole della competente commissione del consiglio regionale, la giunta del Veneto ha accolto la proposta della vicepresidente e assessore ai lavori pubblici Elisa De Berti ed ha definitivamente approvato la delibera di aggiornamento dell'elenco e della mappa delle zone sismiche del Veneto. Un provvedimento rilevante ai fini dell'individuazione degli adempimenti amministrativi previsti dalla legge, con particolare riguardo agli oneri di deposito e di verifica in capo agli enti locali e agli uffici regionali.
L'entrata in vigore della nuova zonazione sismica del territorio veneto avverrà dopo 60 giorni dalla pubblicazione sul bollettino regionale.

ELENCO DEI COMUNI DEL VENETO CON INDICATA LA ZONA SISMICA DI APPARTENENZA

La novità più importante è che il territorio veneto è stato suddiviso in tre zone sismiche, mentre prima erano quattro. «Il territorio sarà ora suddiviso in tre zone: nella prima sono stati inseriti 11 Comuni, nella seconda 247, nella terza 305 - ha spiegato De Berti. Questa suddivisione, è innanzi tutto indispensabile per organizzare adeguatamente la prevenzione del rischio sismico e per garantire una maggior sicurezza alla nostra popolazione. Ma è rilevante anche per gli aspetti amministrativi previsti dalla vigente normativa che disciplina l'attività edificatoria e per l’applicazione dei benefici derivanti dall’incentivazione fiscale finalizzata alla riduzione del rischio sismico delle costruzioni esistenti».
In riferimento a quest’ultimo aspetto, lo Stato, nel definire il regime di incentivazione fiscale per l'avvio su scala nazionale di una nuova politica di riduzione del rischio sismico, ha fatto ricorso proprio al concetto di zona sismica, innovando la disciplina delle detrazioni fiscali per gli interventi edilizi sul patrimonio esistente, estendendo il cosiddetto sismabonus anche alle zone sismiche 3, storicamente definite "a bassa sismicità". Pertanto l'intero territorio veneto potrà ora beneficiare di quanto previsto dalla normativa in termini di applicazione del sismabonus.

Secondo la nuova classificazione, nella provincia di Verona non c'è nessun comune inserito nella zona 1, quella cioè ad elevato rischio sismico. Sono 55 quelli inseriti nella zona 2 (nella precedente classificazione era 7), mentre i restati 43 sono in zona 3.

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