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Maltempo, protezione civile all'opera nel Veronese e anche a Modena

Nel territorio emiliano c'è il rischio esondazione per il fiume Secchia. In provincia di Verona, attivi anche i vigili del fuoco tra l'Est e la Bassa Veronese

Una colonna mobile della protezione civile regionale del Veneto, composta da duecento volontari attrezzati ed esperti in monitoraggio arginale, è partita alla volta di Modena, città colpita da una forte ondata di maltempo. Tra i volontari partiti per il territorio emiliano ci sono una sessantina di uomini della prontezione civile dell'Ana Verona, i quali hanno raccontato che il rischio più grande è che il fiume Secchia possa esondare. «Con dei sacchi di sabbia abbiamo creato dei soprasogli nelle parti basse degli argini per rinforzarli ed evitare il peggio», ha spiegato Luca Brandiele, coordinatore provinciale della protezione civile dell'Associazione nazionale alpini di Verona.

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Ma la situazione è critica anche in provincia di Verona. Il preallarme per l'Adige ha riguardato soprattutto il Basso Veronese e in particolare a Cerea, Bovolone e Legnago, dove sempre la protezione civile dell'Ana veronese ha effettuato i primi interventi. Le situazioni più critiche si sono verificate a Caldiero e Caldierino, a Castagnè, a Lavagno e a Colognola ai Colli con strade e scantinati allagati e forti difficoltà nelle vie di deflusso delle acque.
Anche i vigili del fuoco veronesi sono stati impegnati nella notte tra ieri e oggi, 28 e 29 maggio, per una decina di interventi tra le zone di Verona ed Est Veronese.

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