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Malacarne nel mirino del Comune di Verona: orario ridotto per un altro mese

Il sindaco Sboarina ha prorogato l'ordinanza e il locale ora potrà chiudere alle 23. Il tutto aveva preso il via con un'aggressione ad alcuni poliziotti avvenuta il 7 marzo, che aveva portato alla sospensione dell'attività da parte della Questura

Chiusura anticipata, ma questa volta fino alle ore 23, per il Malacarne di via San Vitale a Verona. Lo ha disposto il sindaco Federico Sboarina con l’ordinanza che, da venerdì 17 luglio, limita l’apertura del locale per altri 30 giorni, utile secondo Palazzo Barbieri a continuare a garantire la vivibilità del quartiere, l’ordine pubblico e la sicurezza dei cittadini.

Il provvedimento segue la riduzione d’orario imposta un mese fa, che prevedeva l’apertura del locale solamente dalle 18 alle 21, e che aveva suscitato alcune polemiche. La limitazione però, secondo il Comune di Verona, avrebbe ridotto i problemi causati dagli avventori del bar, dopo quello che si era verificato ad inizio marzo. Queste le motivazioni che avrebbero portato alla proroga, con un lieve ampliamento della fascia oraria.

LA RICOSTRUZIONE - La sospensione dell'attività disposta dalla Questura di Verona nei primi giorni del mese di marzo, secondo Palazzo Barbieri sarebbe stata vanificata dal lockdown. Il 7 la Polizia di Stato era intervenuta, oltre l’orario di chiusura del bar, per arrestare due persone nella via in cui si trova il locale. A quel punto, una quindicina di avventori dell’esercizio si era avvicinata agli agenti della volante, strattonandoli, inveendo contro di loro e cercando di interrompere le operazioni di identificazione. Come riporta una nota comunale, di lì a poco, un gruppo di avventori del locale, alcuni con bottiglie e bicchieri di alcolici in mano, avrebbe creato un assembramento nelle immediate vicinanze del bar, che avrebbe richiesto l'intervento di altri equipaggi di Volante. Questo, ribadisce il Comune, nonostante l’orario di chiusura del locale fosse fissato alle 2 e i dpcm del 1 e del 4 marzo imponessero già il servizio di somministrazione esclusivamente per i clienti seduti al tavolo. In più, le stesse persone che in precedenza si erano opposte all’arresto, verso le 3, si sarebbero recate davanti alla Questura, rimanendo lì fino a dopo le 6, alcune alterate dall’alcol, con atteggiamenti provocatori e atti di vandalismo. Fatti che hanno portato la Questura ad imporre la sospensione di ogni attività, per 30 giorni. 
Provvedimento a cui aveva fatto seguito la prima ordinanza del sindaco per ridurre per un altro mese gli orari del Malacarne, non trovando d'accordo i gestori e gli esponenti di Traguardi, secondo i quali «non è malafede pensare che l'Amministrazione Sboarina applichi due pesi e due misure» ai locali della città. 

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