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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Attualità Villafranca di Verona / Via Ospedale Marcello Magalini

Magalini, ripartito anche il punto nascite. Presto chirurgia pienamente operativa

L'ospedale di Villafranca non è più un Covid Hospital e le tappe della transizione finora sono state tutte rispettate. E dalla prossima settimana settimana anche il pronto soccorso rientrerà nella rete del Suem 118

Si stanno rispettando tutte le tappe della transizione dell'ospedale Magalini di Villafranca, che non è più uno dei 13 Covid Hospital del Veneto. Le tappe erano state annunciate dal direttore regionale dell'Ulss 9 Scaligera Pietro Girardi e simbolicamente la fine del Magalini come ospedale-Covid è stata rimarcata dalla visita dell'assessore regionale alla sanità Manuela Lanzarin.

«Il ritorno alla normalità del Magalini», lo ha definito l'assessore Lanzarin. Un ritorno alla normalità che ieri ha vissuto un altro momento importante con la riapertura del punto nascite e del reparto di ostetricia. Da questa settimana, dunque, si torna a nascere a Villafranca.
La chirurgia, invece, era già stata parzialmente riattivata e si dovrà attendere lunedì prossimo per una completa ripartenza «recuperando tutte le tipologie di prestazione che lo renderanno nuovamente struttura di eccellenza», ha dichiarato il direttore Girardi. Ma lunedì prossimo sarà un giorno importante soprattutto perché il pronto soccorso dell'ospedale di Villafranca rientrerà nella rete del Suem 118. «L'ospedale di Villafranca sta, passo dopo passo, tornando alle sue attività ordinarie - ha commentato Filippo Rigo, consigliere regionale veronese della Lega - La parentesi del Covid non si è certo conclusa, ma poco per volta, con il diminuire della pressione dell’epidemia, si riprenderanno tutti i dipartimenti. I primi reparti a riaprire, nei giorni scorsi, sono stati il day surgery, con 10 posti letto, l'area medica non Covid (anche in questo caso parliamo di 10 posti letto), la continuità assistenziale pediatrica e le attività di week surgery, dopo un’accurata bonifica e sanificazione delle aree di degenza Covid. La Regione, quindi, continua a investire e a migliorare il nostro ospedale».
Alla Regione chiede invece di fare di più la consigliera regionale del Partito Democratico Anna Maria Bigon. «Per far funzionare il Magalini a pieno regime serve assumere personale - ha detto Bigon - La chiusura prolungata per la riconversione a Covid Hospital ha aggravato la situazione, con la fuga di medici specialisti che, impossibilitati a svolgere le loro mansioni, se ne sono andati in altre strutture. Mancano primari a ortopedia e cardiologia, un responsabile gastroenterologia e parecchi di area medica: neurologi, cardiologi, pneumologi, infettivologi oltre a otto fra chirurghi e medici di area materno infantile. In tutto il Veneto le dimissioni dei medici ospedalieri sono in percentuale doppia rispetto al resto d’Italia, perché? Nel frattempo, anziché intervenire per colmare queste lacune, si continuano a esternalizzare le prestazioni affidandole al privato».

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