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Venerdì, 19 Aprile 2024
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Madonna della Corona: studenti del Cangrande elaborano le planimetrie perdute, pronto a rinascere l'ostello del pellegrino

Gli elaborati grafici del manufatto erano andati perduti. Il progetto formativo ha visto gli studenti lavorare con i professionisti del Collegio dei Geometri di Verona ed ha permesso di realizzare un rilievo topografico completo, fondamentale per un prossimo recupero

Alle prese con droni, gps e laser scanner, fotogrammetria terrestre e stazione totale per restituire al santuario della Madonna della Corona il suo Ostello del Pellegrino. Gli studenti di due classi IV dell’Istituto Tecnico Statale Cangrande, assieme ai professionisti del Collegio dei Geometri di Verona, hanno "lavorato" fianco a fianco, a Spiazzi. Direttamente sul campo per un rilievo topografico a 360 gradi, che permetta una precisa ricostruzione in 3D dell’edificio esistente. Dati e misurazioni che, poi, sono stati analizzati e utilizzati per restituire piante, sezioni dell’edificio e rilievo topografico dell’area pertinenziale e che hanno il merito di aver colmato una lacuna importante: del fabbricato, infatti, non esistono più né elaborati grafici, né planimetrie, perdute nel corso dei secoli.

Geometri consegna rilievi Madonna Corona-2

Consegna rilievi Madonna Corona

La richiesta di aiuto, non a caso, è arrivata all’Istituto Cangrande direttamente da monsignor Martino Signoretto, rettore del Santuario che, oggi, al termine di alcuni mesi di lavoro da parte di professionisti e studenti, ha ricevuto i rilievi e le nuove piante dell’antico edificio soprastante la chiesa. «Il rilievo all’Ostello – sottolinea Fiorenzo Furlani, presidente del Collegio Geometri di Verona – rappresenta un importante momento di formazione, direttamente sul campo, per i ragazzi. Un’occasione per mettere in connessione il mondo professionale con la scuola e per dare agli studenti la possibilità di confrontarsi con strumenti e metodologie tipiche del nostro lavoro. Ma, nello spirito di professionalità e gratuità proprio dei geometri, lavorare a questo rilievo significa anche mettere a disposizione della comunità le nostre competenze, nel rispetto degli alti valori propri della nostra categoria. Nello specifico, partecipare a questo rilievo ha significato rendere disponibili conoscenze che erano andate perdute e che serviranno per un futuro riutilizzo dell’edificio».

Fiorenzo Furlani-5

Fiorenzo Furlani

«La vocazione di questo storico edificio – spiega mons. Signoretto – è sempre stata l’ospitalità e recuperare questa sua predisposizione, in questo momento storico, è fondamentale. La struttura è la risposta perfetta per chi percorre i lunghi pellegrinaggi, i cosiddetti cammini lenti che sono sempre più frequentati. I pellegrini cercano un alloggio dignitoso, ma molto essenziale, molto semplice e possibilmente vicino al luogo santo: quindi, recuperare questa vocazione dell’edificio, che già gli antichi avevano compreso, è molto importante e questo rilievo rappresenta il primo passo per il restauro della struttura».

Complessivamente sono 33 gli studenti che, accompagnati dai professori di Topografia Aldo Romanelli ed Enrico Ballottari, stanno partecipando al progetto. A settembre, infatti, la formazione proseguirà con la stesura di una idea di recupero del fabbricato e di riqualificazione complessiva. I rilievi degli studenti e dei geometri professionisti hanno permesso di creare una “nuvola di punti” che ricrea i circa 300 metri quadrati del grande edificio di tre piani, stanza per stanza. Ma non solo: ragazzi e professionisti, dotati di laser scanner e droni, hanno realizzato anche il rilievo dell’area esterna all’Ostello, in vista di una futura riqualificazione che ne permetterà l’utilizzo come spazio per le tende dei pellegrini. E hanno completato il rilievo anche della “gabbiola”, la stanza che, a strapiombo sulla roccia, si trova direttamente sopra l’Ostello. Un tempo la “gabbiola”, grazie all’argano di cui era dotata, serviva per calare il materiale da costruzione con cui sono stati realizzati gli edifici di Madonna della Corona, prima della realizzazione dell’attuale strada. Anche Papa Pio X si servì della “gabbiola”, a fine ‘800, per raggiungere il santuario a piedi.

Geometri e studenti Cangrande-2

Geometri e studenti Cangrande

«Una collaborazione proficua che ha permesso agli studenti di scoprire e utilizzare la tecnologia che oggi i geometri hanno a disposizione – afferma Luca Marchi, responsabile commissione Catasto e Topografia del Collegio Geometri e Geometri Laureati della Provincia di Verona, che ha guidato i rilievi con il collega professionista Daniele Madella -. Un’esperienza di lavoro concreta su un progetto reale, di cui i ragazzi hanno potuto capire finalità e utilità. Essere impegnati per ore assieme ai professionisti ha acceso il loro entusiasmo e li ha davvero coinvolti. La professione del geometra si è evoluta ad una velocità incredibile, i giovani rappresentano il futuro di un lavoro sempre più richiesto e che offre molti sbocchi professionali».

«È molto importante – sottolinea Carla Basurto, dirigente scolastica del Cangrande – avere un collegamento tra formazione scolastica e mondo del lavoro. Gli studenti apprezzano particolarmente questo tipo di esperienza perché possono applicare ciò che hanno appreso dal punto di vista teorico con la prova realizzata sul campo: un’esperienza formativa assolutamente preziosa». All’entusiasmo degli studenti, si è unito anche quello degli insegnanti che hanno accompagnato le classi, guidando i ragazzi nel rilievo. «Obiettivo primario era far capire agli alunni come si opera attualmente nella topografia, facendo toccare con mano cos’è il mondo professionale – afferma Aldo Romanelli docente di Topografia del Cangrande -. E poi far fare agli studenti una esperienza concreta, grazie alla sinergia costante con il Collegio dei Geometri. Le due classi si sono davvero impegnate, credono nel progetto e hanno dimostrato tanta voglia di lavorare sul campo, tano che hanno finito prima del tempo».

«Tutti i dati raccolti verranno inseriti in appositi software di progettazione – conclude Enrico Ballottari docente di Topografia del Cangrande -. Da settembre le stesse classi lavoreranno sui rilievi per effettuare un’ipotesi di progetto».

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