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Oggi a Verona sono stati liberati tre macachi dal laboratorio universitario per la ricerca sui primati

Si chiamano Charlie, Bob e Lucio

«Un'altra Università, dopo quelle di Modena e Padova, ha deciso di abbandonare per sempre la sperimentazione sulle scimmie: un risultato reso possibile grazie alla volontà di Istituzioni e mondo accademico, e nello specifico grazie all’accordo tra Comune e Università di Verona, siglato lo scorso febbraio, che prevedeva la liberazione dell’intera colonia di macachi detenuti negli stabulari». Lo riferisce la LAV dopo che oggi, venerdì 4 giugno, grazie a un accordo tra le parti che ha visto la stessa LAV come associazione meritevole della presa in carico a vita degli animali, per i tre macachi «si sono finalmente aperte le porte delle gabbie del laboratorio e sono stati trasferiti presso il Centro di recupero di Semproniano (Grosseto), dove saranno inseriti nel progetto di riabilitazione, con veterinari e personale specializzato in primati, che coinvolge già i quasi 50 macachi provenienti dalle Università di Modena e Padova, oltre a 9 primati provenienti dall’Istituto Superiore di Sanità».

Un positivo risultato che LAV saluta con grande soddisfazione, frutto della volontà e dell’impegno delle parti coinvolte, e in particolar modo del Rettore Pier Francesco Nocini e del Sindaco Federico Sboarina, con la consigliera delegata Laura Bocchi. «La liberazione di questo nuovo gruppo di macachi conferma come il dialogo tra le associazioni e il mondo scientifico sia possibile e fondamentale per sostenere il cambiamento in atto, volto a dare piena applicazione alla norma, particolarmente stringente sull’uso di queste specie, e guardare al futuro, grazie al sostegno ai modelli innovativi e alternativi all’uso di animali», afferma Michela Kuan, biologa, responsabile LAV Area Ricerca senza animali.

Liberazione macachi a Verona

Ora i tre macachi maschi liberati saranno sistemati nelle aree presso il Centro di Semproniano che LAV ha messo a loro disposizione, con enormi ricoveri in cui essere liberi di vivere e giocare con rinnovati arricchimenti ambientali. I macachi saranno seguiti da primatologhe che li guideranno in un percorso di recupero la cui importanza, e i risultati scientifici ottenuti, sono stati recentemente riconosciuti con la pubblicazione sulla rivista internazionale Primates dell’articolo dal titolo "Evaluation of an enrichment programme for a colony of long-tailed macaques (Macaca fascicularis) in a rescue centre", sull’importante e pioneristico studio in collaborazione con il dipartimento di veterinaria dell’Università di Bologna.

Sulla vicenda è intervenuto anche il deputato della Lega Filippo Maturi, capo dipartimento Benessere degli animali della Lega, il quale ha detto: «Liberati stamattina i tre macachi tenuti nei laboratori dell'Università di Verona da oltre 20 anni. Un plauso in particolare alla consigliera veronese della Lega Laura Bocchi, che ha condotto questa battaglia per anni, alla Lav, che li ospiterà nel proprio centro di Grosseto, e all'Università di Verona, che ha deciso di terminare tutte le sperimentazioni sui primati non umani. Charlie, Bob e Lucio potranno da oggi proseguire la propria esistenza all'aria aperta. Il dipartimento della Lega per il Benessere degli animali, fortemente voluto da Matteo Salvini, esprime dunque grande soddisfazione per questo risultato».

Liberazione di Charlie, Bob e Lucio

Le operazioni di consegna saranno seguite da Laura Bocchi, consigliera comunale con delega alla Tutela degli animali. La consigliera seguirà il convoglio fino a destinazione: «Questo è l’ultimo tassello di una vicenda che, in poco tempo, ha portato ad una positiva conclusione – sottolinea la consigliera Bocchi –. La dismissione della linea di sperimentazione sui primati non umani è un obiettivo su cui mi sono molto impegnata, su segnalazione delle associazioni. I passaggi non sono sempre stati semplici, ma la grande disponibilità del Rettore Nocini, uomo illuminato, e la tenacia del Sindaco Sboarina, amministratore attento, hanno consentito di raggiungere questo traguardo».

«Un’altra promessa che è stato possibile mantenere anche questa volta grazie a un efficace lavoro di gruppo e a favorevoli contingenze – afferma il Rettore Pier Francesco Nocini -. Charlie, Bob e Lucio sono liberi. La ricerca universitaria, sempre più importante nel complicato periodo che stiamo vivendo, è molto attenta alle sensibilità ed esigenze di tutti e tutte. Tecnologie informatizzate sempre più evolute permettono di ridurre l’impatto della sperimentazione sugli animali».

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